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Campo Casone, ancora polemiche per la mancata riapertura delle tribune

La Redazione
Spettatori improvvisati al Campo Casone per via dell'inagibilità delle tribune
Con la ripresa delle attività sportive ritorna l'annoso. Spettatori nuovamente costretti a ricorrere a mezzi di fortuna per assistere alle gare ma il sindaco rassicura: «a breve struttura idonea»
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Sembra, ancora, non trovare pace l’annosa questione degli spalti del campo sportivo “Casone”.
Alla regolare ripresa delle attività sportive agonistiche si è, infatti, ripresentato il problema della mancata agibilità delle tribune.
La scorsa domenica, infatti, si è nuovamente assistito alla scena di alcuni tifosi/spettatori costretti a dover ricorrere nuovamente al cassone di un automezzo quale improvvisata tribuna per seguire i propri beniamini.

A nulla sono servite le recenti rassicurazioni del sindaco Baldassarre circa gli step per la piena agibilità e accoglienza del pubblico al campo sportivo Casone dopo le ultime polemiche estive scaturite, a giugno scorso, quando nuovamente 8 società sportive avevano nuovamente richiesto un incontro all’amministrazione per discutere sul tema.
Attualmente, infatti, è in corso il completamento dei lavori per la messa in sicurezza dell’impianto dopo che – a luglio scorso – veniva data comunicazione dello stanziamento di ulteriori 35mila euro per il loro completamento.

«Mi ero impegnato – affermava il sindaco sulla propria pagina Facebook lo scorso 4 settembre – a chiudere la questione del Campo sportivo prima dell’inizio delle attività sportive agonistiche 2019-20.Con l’assessore ai LLPP Marsico e l’ufficio tecnico, con la collaborazione della Polizia Locale e di progettisti e impresa, siamo riusciti a risolvere gli ultimi ostacoli che si frapponevamo al conseguimento dell’agibilità in piena sicurezza (compresa la presenza delle roulotte in prossimità della uscita di sicurezza)».

Attualmente, come afferma il primo cittadino, l’agibilità attualmente in corso consente lo svolgimento regolare degli allenamenti delle squadre senza però la presenza di pubblico, malgrado, a dicembre 2018 con un piccolo escamotage era stato possibile riaprire al pubblico la struttura per solo 50 spettatori.

A commentare, qualche giorno dopo il tutto, era stato Armando Leone all’epoca presidente di una società calcistica, la FC Santeramo.
Leone dopo aver incontrato il sindaco affermava che il primo cittadino aveva garantito la completa agibilità, entro la fine del mese di settembre, dell’intero impianto che sarebbe divenuto completamente agibile. A mancare – secondo quanto dichiarava Leone – per tale requisito il definitivo spostamento delle roulotte che si trovano all’esterno, il sopralluogo dei vigili del fuoco con relativo parere di idoneità e quello della commissione tecnica convocato dall’ufficio comunale preposto.
«Come già notato dal nostro primo incontro – affermava Leone – ho rivisto in lui un grande interesse per lo Sport santermano e una gran voglia di rimediare alle “leggerezze” commesse in passato. Purtroppo sappiamo tutti che la burocrazia in Italia è una vera piaga ma quando c’è la collaborazione e l’interesse di tutti i risultati si raggiungono lo stesso. Se tutto ciò dovesse “slittare” e andare oltre l’avvio del campionato rassegnerò le mie personali dimissioni alla Società con l’augurio di trovare un Presidente che gli dia maggiori garanzie ed affidabilità».

Leone ha poi formalizzato, considerato il mancato raggiungimento dell’obiettivo della riapertura al pubblico dell’impianto, le proprie dimissioni dal ruolo di presidente della FC Santeramo considerando che, come ha dichiarato a SanteramoLive.it, «era diventato difficilissimo trovare sponsor per colpa del campo chiuso».

Ma le società sportive fruitrici dell’impianto sono sul piede di guerra.

«Quanto accade è assurdo. I genitori dei ragazzi – ma anche tanti altri tifosi – devono fare di necessità virtù usando i mezzi di alcuni parenti per vedere, dal camion, le partite. Ancor più assurdo è perché alcuni ragazzi della nostra società che giocano in prima squadra sono forestieri (provengono da Gioia del Colle) e diventa per noi veramente difficile mettere alla porta i genitori che nel tempo libero vengono a vedere i loro figli a Santeramo» – afferma Enzo Divella, presidente della ASD Dive Group.

A stemperare i toni è però il sindaco di Santeramo, Fabrizio Baldassarre.

«Come è noto – afferma il primo cittadino interpellato da SanteramoLive.it – i lavori sono stati già avviati. Il problema più ingente, però, era rappresentato (oltre che noto alle società sportive) dalla presenza dei giostrai che stanziavano davanti agli ingressi del campo inibendo le uscite di sicurezza.Siamo riusciti – malgrado lo stupore di molti – a farli spostare eliminando questo grosso problema. I lavori necessiteranno di qualche altro giorno. Al momento non siamo in grado di dire quando la struttura ritornerà agibile. Ci spiace non esser riusciti a rendere nuovamente fruibile la struttura sin dalla prima giornata di campionato ma il nostro impegno è che già dalla seconda o al massimo terza gara casalinga il pubblico potrà fruire comodamente e in tutta sicurezza dell’impianto.

martedì 8 Ottobre 2019

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