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Santeramo aderisce allo “Sprar” per poter accogliere 95 migranti

Nicola Gatti
Nicola Gatti
Santeramo aderisce allo “Sprar” per poter accogliere 95 migranti
A stabilirlo è la giunta comunale con una propria delibera dello scorso 27 marzo
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Il comune di Santeramo da avvio alle procedure di adesione alla rete Sprar.
La parola Sprar, infatti, non è nuova alla platea santermana. Sprar infatti è l’acronimo di Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ed è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata di richiedenti asilo e/o rifugiati.

Questi progetti di accoglienza accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

L’argomento è, da diverso tempo, al centro del dibattito locale specie politico.

Da tempo, particolarmente durante l’amministrazione D’Ambrosio, la notizia di una possibile presenza di richiedenti asilo e/o rifugiati ha destato attenzione.

Già nel mese di gennaio 2017, in pieno inizio di campagna elettorale, parecchio parlare fece la riunione, svoltasi in prefettura, con i sindaci dell’area metropolitana per illustrare il piano messo a punto da Anci (l’associazione dei comuni italiani) e Ministero dell’Interno per l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo diffuso e condiviso con il territorio.

Alla riunione, presieduta dal prefetto, Carmela Pagano, oltre Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci e sindaco dell’area metropolitana di Bari, anche i sindaci e i rappresentanti dei comuni dell’area metropolitana e i commissari straordinari di Cassano delle Murge e Molfetta. Tra i presenti dell’epoca anche l’ex sindaco, ora consigliere comunale d’opposizione, Michele D’Ambrosio. Di tutta risposta fu Michele Di Gregorio (Direzione Italia), all’epoca fuori dal consiglio comunale, a chiedere informazioni circa la posizione dell’amministrazione comunale.

L’argomento, poi, è stato più volte al centro del dibattito politico locale per via delle posizioni assunte dai movimenti politici “èPolitic@” e “Noi con Salvini” e le posizioni di Giovanni Riviello, all’epoca dei fatti consigliere comunale espressione dei due movimenti.

Nel luglio 2018, infatti, “èPolitic@” e “Noi con Salvini” lanciarono la provocazione/proposta di un referendum cittadino proprio per decidere sulla possibilità di accogliere migranti a Santeramo.

A ribadire la propria posizione favorevole allo Sprar era stato poi anche Fabrizio Baldassarre, sindaco di Santeramo da giugno 2017, in una nota dello scorso settembre 2017 con la quale il primo cittadino prendeva posizione in merito ad un documento, non ufficiale, circolante in rete con il quale si prevedeva il dislocamento di più di 90 richiedenti asilo e/o rifugiati.

“Trovo che lo Sprar – affermava il sindaco anticipando un coinvolgimento della popolazione santermana sul tema – sia un sistema positivo per fare in modo che possiamo gestire la situazione e non subirla dall’alto, visto che funziona diversamente dai centri di accoglienza straordinaria (CAS) nati con lo scopo di fornire soltanto un’assistenza di base ai richiedenti asilo, vale a dire il vitto e l’alloggio. Queste persone, pertanto, potranno essere collocate all’interno di strutture messe a disposizione dal comune o da privati e dovranno seguire un preciso progetto di inclusione per almeno sei mesi, rinnovabili se non dovesse giungere al termine. Un motivo per cui ritengo utile aderire alla rete SPRAR è la cosiddetta clausola di salvaguardia: la Prefettura non potrà creare un CAS in un comune aderente al sistema Sprar. Se, invece, non esiste lo Sprar, la decisione spetta soltanto al Prefetto e il sindaco non ha diritto di parola. Il Prefetto, la dott.ssa Magno, è stata chiarissima: se Santeramo non attiva percorsi di accoglienza (SPRAR) in tempi brevi per la quota di circa 90 persone il Ministero dell’Interno può senza indugio imporre “d’ufficio” un contingente anche di 300 persone, dotandoci di tende da campo o requisendo immobili di proprietà pubblica”.

“Nei prossimi giorni, oltre che in Consiglio Comunale, ci apriremo ad nuna discussione partecipata e sensibile con tutti i cittadini su questo ntema. Auspico che vengano lasciate da parte di tutti le manipolazioni nideologiche che renderebbero la discussione poco proficua” – commentava sempre a settembre 2017 il sindaco Baldassarre.

Nel frattempo, lo scorso 27 marzo, è stata proprio la giunta comunale (all’unanimità dei presenti) a prendere posizione in merito approvando un atto di indirizzo (delibera di giunta n. 39 del 27 marzo 2018) con il quale il comune di Santeramo aderisce alla rete Sprar in qualità di ente titolare di progetto.

Approvando questo atto di indirizzo il comune di Santeramo dovrà presentare “entro il 30 settembre prossimo, un progetto specifico riguardante l’accoglienza in favore di “titolari di protezione internazionale e, altresì, richiedenti protezione internazionale, nonché titolari di permesso umanitario” singoli o con il rispettivo nucleo familiare” per 95 persone.

Vengono, quindi, ora confermate le cifre di quel famoso documento non ufficiale circolante in rete nella scorsa estate.

Il comune di Santeramo, inoltre, provvederà – come si legge nel dispositivo della stessa delibera “con la pubblicazione di un Avviso pubblico attraverso il quale i soggetti terzi, in possesso dei requisiti richiesti dalle norme in narrativa richiamate, saranno invitati a presentare la propria migliore offerta progettuale per il servizio di accoglienza, da presentare al Ministero dell’Interno per la concessione del finanziamento, nonché per la successiva organizzazione, gestione e implementazione dei servizi, interventi e attività previsti dal progetto, qualora finanziato”.

“Il Ministero – così come si legge ancora nella delibera – si farà carico del 95% del costo del progetto e che il 5% a carico della Amministrazione comunale, sarà costituito dalla valorizzazione del personale impegnato, senza ulteriori spese a carico del Comune”.

L’iter procedurale quindi prende avvio e, con buona probabilità, anche una scia di polemiche tra i “pro” e i “contro” all’accoglienza in loco dei migranti.

sabato 31 Marzo 2018

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