I movimenti politici èPolitic@ e Noi con Salvini, in virtù della possibilità, da loro ritenuta, sempre più concreta che Santeramo venga coinvolta nell’emergenza immigrazione e che si trovi a doverla affrontare predisponendo un sistema di accoglienza, chiedono che i santermani abbiano la possibilità di pronunciarsi democraticamente su questo delicato e spinoso tema.
Da giorni, infatti, anche grazie a qualche commento apparso sui social network l’argomento “accoglienza immigrati” è ritornata al centro del dibattito dell’opinione pubblica locale.
“In linea con quanto sempre dichiarato e messo nero su bianco anche nel nostro programma elettorale – si legge in una nota inviata in Redazione – chiediamo (precisando che “chiedere” è ben diverso da “offrire consigli non richiesti”) che sia la volontà popolare a suggerire input operativi all’amministrazione comunale ed alla prefettura, promuovendo un referendum consultivo popolare ai santermani”.
“I santermani – hanno il diritto di chiedersi, per esempio, se Santeramo sia in grado di garantire ospitalità a uomini, donne e bambini seppur consapevoli di non avere una struttura sanitaria efficiente e sufficiente ed un numero adeguato di agenti di pubblica sicurezza in grado di garantire la tranquillità tanto ai santermani quanto agli ospiti”.
I movimento politici, nel comunicato, chiedano “che si forniscano ai santermani tutte le informazioni necessarie circa numero degli ospiti, struttura ospitante, tempo di permanenza, tipologia di assistenza ed ente, cooperativa o associazione che si occuperebbe della gestione del servizio”.
“Il business dell’accoglienza per i “soliti” gestori di una certa parte politica, non può e non deve essere pagato supinamente da tutta una collettività che oggi si interroga sulla reale incidenza che una eventualità del genere possa avere sulla nostra città”.
“La possibilità di accogliere degli immigrati anche a Santeramo (conseguenza di un’immigrazione incontrollata ed irresponsabile), non può e non deve prescindere dalla volontà e dalla sovranità popolare. Volontà e sovranità dei santermani chiamati a scegliere con coscienza e senza pregiudizi e le cui scelte né le classi dirigenti, né la Prefettura, potrebbero e dovrebbero ignorare” si legge a margine del comunicato.