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Emergenza coronavirus, Digregorio (DI) ad Emiliano: «»Rivedere misura ‘microcredito’»

La Redazione
Il consigliere comunale di opposizione
Il consigliere comunale propone alla Regione «di poter attuare una nuova domanda, che abbia effetto nel più breve tempo possibile, attraverso una procedura super-semplificata e che la stessa abbia tempi di risposta rapidi
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Un nuovo microprestito.

E’ questo quello che, il consigliere comunale di Direzione Italia Michele Digregorio, propone alla Regione Puglia di istituire.

In una lettera aperta, indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il consigliere comunale propone la modifica dello strumento del microprestito.

«Vista la situazione economica in cui versa la nostra Regione, la nostra Terra ormai da alcune settimane, sperando che questo nemico invisibile venga quanto prima debellato e che si possa nel più breve tempo possibile tornare alla nostra vita, alle nostre abitudini, al nostro lavoro e che possiamo finalmente riacquisire la nostra libertà, le chiedo di apportare delle modifiche al testo del microprestito della Regione Puglia».

Digregorio chiede di «poter attuare una nuova domanda, che abbia effetto nel più breve tempo possibile, attraverso una procedura super-semplificata e che la stessa abbia tempi di risposta rapidi tale da consentire l’accesso a tutte quelle attività che questo maledetto Covid-19 ha portato quasi al fallimento».

Secondo il consigliere comunale di Direzione Italia, infatti, il “nuovo” MicroPrestito deve poter ammettere tutte le attività (e non solo quelle previste dall’Art. 3 del Bando), senza però far valere il vincolo dei sei mesi dall’emissione della prima fattura o corrispettivo (Art. 2 comma 4/b) o dei ventiquattro mesi dalla data della prima fattura o corrispettivo (Art. 3 comma 4/a e 4/b).

Secondo Digregorio, inoltre, è opportuno che «venga meno il requisito della non bancabilità, o per lo meno di aumentare i valori di riferimento in riferimento all’Art. 2 comma 6, fermo restando gli altri commi previsti dall’Art. 2 del Bando in merito ai soggetti beneficiari».

Con queste modifiche – propone il consigliere comunale – l’aiuto finanziario potrà essere richiesto e utilizzato non solo per l’acquisto di nuovi macchinari, ma bensì anche (in questo periodo molto probabilmente solo ed unicamente) per coprire le spese di gestione e le scorte di magazzino.

«In un momento storico come questo – conclude nella nota inviata in Redazione – facciamo in modo di non lasciare soli tutte quelle attività che rischiano di essere spazzate via dal Coronavirus, affinché le Micro e Piccole Imprese, che rappresentano l’economia vera della ns. Regione, possano “sopravvivere” prima di potersi rialzare».

martedì 31 Marzo 2020

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