“In questingiorni, tanti sindaci pugliesi con lettere, documenti e interviste lamentano ilnmancato coinvolgimento istituzionale nella gestione dell’emergenza Coronavirus.nLe Asl avrebbero avuto disposizione dalla Regione Puglia di non trasmettere anloro i dati dei contagiati-guariti-deceduti del proprio Comune per rispettondelle norme sulla protezione dei dati sensibili dei soggetti interessati.” Connqueste parole si apre la nota stampa del co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratellind’Italia, Raffaele Fitto.
“Innun momento come questo – dove per contenere il contagio e organizzare i servizinpubblici essenziali i sindaci possono e devono essere delle risorse preziosencon i quali collaborare – se non sono a conoscenza dei dati nel proprio Comunencome possono organizzare la raccolta dei rifiuti o la creazione di una rete pernla spesa a domicilio o l’acquisto dei farmaci per i soggetti positivi e per lenloro famiglie se non ne conosce i nomi?
“Nonnsolo – scrive Fitto – il loro coinvolgimento è espressamente previsto dalla stessa Presidenzandel Consiglio dei Ministri con nota del 19 marzo 2020, dove specifica che inSindaci sono soggetti legittimati a ricevere questi dati “al fine di assicurareni servizi di assistenza alla popolazione. Del resto in altre Regioni, adnesempio la Lombardia, si procede esattamente in questo senso: i primi cittadininvengono informati quotidianamente in modo da essere messi nelle condizioni dinpoter operare per il bene delle popolazioni. Quindi si proceda connla massima urgenza a correggere questa situazione ed a mettere tutti i sindacinpugliesi, che stanno già operando con grande spirito di abnegazione in questa drammaticansituazione, nelle migliori condizioni possibili”.