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Volano gli “stracci” tra M5S e Angiola. M5S Santeramo: «Angiola mente e scappa con il malloppo»

La Redazione
Il deputato
Duro J'accuse​ pentastellato, pervenuto in Redazione, contro l'ex parlamentare "5 stelle" ora passato nel gruppo Misto della Camera dei Deputati
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Che un divorzio sia cosa difficile da digerire per entrambe le parti è ampiamente noto.
Ed è esattamente quello che, a distanza di qualche giorno, si sta consumando tra l’onorevole santermano ex “5 stelle”, Nunzio Angiola, e il suo ex gruppo politico, il MoVimento 5 Stelle per l’appunto.

Nei giorni scorsi, infatti, Angiola si era reso protagonista della fuoriuscita dal MoVimento assieme ad un altro collega parlamentare, Rospi. La notizia dell’abbandono, mista ad una serie di vicissitudine politiche tutte interne al MoVimento, aveva fatto il giro dei notiziari e anche su Facebook, sulla pagina del deputato santermano, molti attivisti delusi avevano manifestato dissenso e disapprovazione nei confronti della scelta operata da Angiola.

A ritornare sulla vicenda (la cui notizia circa 24h ore prima della fuoriuscita ufficiale era già anticipata dalla nostra Redazione), ora, è la locale sezione del MoVimento 5 Stelle, secondo la quale Angiola avrebbe mentito e sarebbe – per usare le stesse parole dei pentastellati santermani “scappato con il malloppo”. Come si ricorderà, infatti, la nostra Redazione aveva già posto all’attenzione la mancata restituzione delle indennità da parte del parlamentare santermano che, stando ai dati riportati sul sito tirendiconto.it (ora rimossi con l’uscita dal gruppo parlamentare), era fermo al mese di maggio 2019.

«Tutto premeditato altro che“scarsa collegialità” e “chiusura pregiudiziale” da parte dei vertici del M5S».
Inizia così il duro J’accuse pentastellato, pervenuto in Redazione, contro il suo ex parlamentare di riferimento ora passato nel gruppo Misto della Camera dei Deputati
«Angiola dal mese di maggio – si legge nel comunicato – non restituisce più ai cittadini il taglio dello stipendio come promesso in campagna elettorale e giustifica la sua fuga con motivazioni insulse. Probabilmente cercava solo il momento buono per confondersi nella mischia e non essere sgamato del tutto. Un vero uomo! Quale migliore occasione per tagliare la corda se non in questo momento così convulso per il M5S?».

Secondo gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Santeramo «i primi accenni pubblici li abbiamo visti quando lamentava la mancata approvazione di alcuni suoi emendamenti nella legge di bilancio, ma lui lo sa bene che non si lascia la propria forza politica perché la stessa non approva un tuo emendamento. Ridicolo. Successivamente, forse ritenendola un po’ troppo debole come motivazione, ha cambiato alibi e cominciato a lamentare una gestione troppo verticistica del MoVimento».

«Al deputato Angiola, eletto grazie al MoVimento 5 Stelle e non di certo per la sua inesistente attività politica precedente, è bene ricordare che i vertici che oggi critica e taccia di scarsa collegialità e chiusura granitica, sono gli stessi che lo hanno candidato senza che lo stesso passasse dal voto delle consultazioni on-line tra gli iscritti al M5S, ma oggi, opportunisticamente, utilizza questo aspetto come alibi per scappare con il malloppo».

«Troppo facile fare vittimismo a giorni alterni caro deputato Angiola, le scelte dei vertici non si accettano solo quando sono in linea con i propri interessi personali. In questi ultimi periodi e nei suoi ultimi post dove abbiamo letto una marea di contraddizioni tra quello che dice e quello che ha fatto, non ha mai accennato al perché delle sue mancate restituzioni della parte del suo elevato stipendio nel fondo ministeriale con il quale si aiutano migliaia di piccole imprese o categorie in difficoltà e dove, a differenza sua, gli altri parlamentari M5S volontariamente e mantenendo la parola data ai propri elettori, continuano a versare quanto promesso» – attacca il M5S di Santeramo.

«Un impegno morale che – scrivono gli attivisti locali pentastellati – tutti i candidati pentastellati compreso Angiola, avevano accettato e sottoscritto all’atto della candidatura. Inoltre, in diverse sue dichiarazioni di campagna elettorale ha sostenuto la sua contrarietà verso i parlamentari che sceglievano di non dimettersi e di passare in altre forze politiche. Anche questa volta, tutto falso come i soldi stampati da Totò nel film “La banda degli onesti”. Dalle parole ai fatti, e i fatti dimostrano la sua totale incoerenza tra quello che professava e la sua indole arrivista».

«Il deputato Angiola – si legge a margine del comunicato dei “5 stelle” santermani – ci smentisca, restituisca ai cittadini italiani i soldi nei modi e nei termini che aveva promesso ai suoi elettori in campagna elettorale, ma soprattutto si dimetta e torni a fare il Professore a Foggia. Questo non è un capriccio o una sfida nei suoi confronti, ma è quello che lui stesso ha dichiarato in un suo post facebook pubblicato il 16/12/2019 alle ore 18.39 nel quale concludeva con testuali parole qui riportate integralmente: “Lo dico ora e spero sia chiaro: se non mi viene data la possibilità di svolgere il mio mandato elettorale, me ne torno all’università. C’è il mondo fuori il Parlamento!”. Angiola, se ne ha la forza morale onori le sue parole, consegni il malloppo e torni da dove è venuto: al suo mondo fuori dal Parlamento».

lunedì 6 Gennaio 2020

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