Politica

Parlamento, Angiola pronto a lasciare il MoVimento per seguire Fioramonti?

La Redazione
L'on. Angiola interviene in Parlamento sulla questione del furto di rame nelle campagne della Murgia
Secondo fonti parlamentari riportate da agenzie di stampa e dai principali quotidiani anche il parlamentare santermano, eletto nelle file del MoVimento 5 Stelle, sarebbe pronto ad abbandonare i pentastellati
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Cambio di casacca per il parlamentare santermano Nunzio Angiola?

Da giorni, infatti, su diversi quotidiani nazionali il parlamentare, eletto nel collegio uninominale Puglia 05 – Altamura (il candidato pentastellato nelle elezioni del marzo 2018 aveva raccolto 67.855 voti, pari al 45,3%), sembrerebbe pronto a mollare il MoVimento per transitare (secondo fonti parlamentari riportate da agenzie di stampa e dai principali quotidiani) nella nuova “creatura” politica dell’ormai ex ministro Lorenzo Fioramonti (ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del secondo Governo Conte) che dovrebbe chiamarsi “Eco” (un nome che fa riferimento all’economia e all’ecologia).

Fioramonti, dopo le dimissioni da ministro, è stato anche pesantemente attaccato per la famosa questione delle “restituzioni” di indennità e rimborsi cui i parlamentari pentastellati sarebbero tenuti.

Anche per Angiola vi sarebbe, infatti, lo stesso problema.
Attenti analisti politici, infatti, hanno riscontrato (basandosi sui dati del sito tirendiconto.it, cui vengono pubblicati i dati e lo stato delle restituzioni dei parlamentari e consiglieri regionali grillini) che il parlamentare santermano risulterebbe ancora indietro nelle restituzioni (l’ultimo dato aggiornato per Angiola è infatti quello di maggio 2019).

Secondo Open, il quotidiano online diretto da Enrico Mentana, sarebbero una decina i deputati pronti a seguirlo. Oltre il già citato Angiola vi sarebbero Gianluca Rospi, Roberto Cataldi, Andrea Vallascas, Francesco Silvestri e Massimiliano De Toma. A questi potrebbero aggiungersi alcuni ex come Sara Cunial, Andrea Cecconi e Gloria Vizzini.

Nei giorni antecedenti al voto sulla manovra di bilancio, il deputato santermano aveva manifestato pubblicamente il proprio dissenso sulle modalità di approvazione della legge di bilancio in quanto alcuni emendamenti presentati dallo stesso parlamentare erano stati “bruciati” per via della “blindatura” posta sulla manovra con il voto di fiducia. Sempre Angiola, nei giorni scorsi, aveva espresso solidarietà a Fioramonti dopo la notizia dell’abbandono del gruppo parlamentare pentastellato e il conseguente ingresso nel gruppo Misto della Camera.

L’obiettivo del nuovo gruppo – secondo quanto riferito da Open – sarebbe quello di recuperare consensi e ricompattare il fronte dei “malpancisti” attorno a vecchie battaglie come quella, appunto, ambientalista continuando a sostenere il Governo “giallo-rosso” a guida Giuseppe Conte.

I giochi sarebbero fatti. Mancherebbe solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare dopo le elezioni regionali in Calabria e Reggio Emilia (26 gennaio 2020).

giovedì 2 Gennaio 2020

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