Completamente rigettato il ricorso amministrativo al TAR Puglia presentato dai consiglieri comunali Camillo Larato, Giovanni Volpe, Michele Digregorio, Franco Nuzzi e Francesco Caponio.
Con sentenza 01756/2019 REG.PROV.COLL. – N. 00434/2019 REG.RIC. pubblicata quest’oggi il tribunale amministrativo si è dunque espresso relativamente alle opposizioni mosse dai consiglieri di minoranza relativamente all’approvazione del DUP 2018-2020, del Bilancio di previsione finanziario 2018-2020, del DUP 2019-2021 e del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 approvati, assieme ad altri atti propedeutici e complementari, dal consiglio comunale.
Come si ricorderà, infatti, lo scorso 18 dicembre si era svolta la programmata udienza presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Puglia l’udienza relativamente al ricorso.
Il TAR in quella sede aveva solamente ultimato i lavori con la discussione degli argomenti e riservandosi la pubblicazione della sentenza, avvenuta poi solo quest’oggi.
In ben 18 pagine di sentenza, la Sezione Prima del Tribunale Amministrativo, ha spiegato dettagliatamente la propria decisione. Stando ad una rapida lettura del dispositivo infatti si evince che l’amministrazione comunale ha quindi adottato regolarmente gli atti in contrasto a quanto proposto nel ricorso dei consiglieri ricorrenti che ritenevano l’illegittimità per violazione e/o erronea applicazione di una serie di articoli del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) e del regolamento comunale di contabilità oltre a veder loro leso il diritto di iniziativa e di partecipazione in qualità di consiglieri comunali; nonché per l’eccesso di potere in cui sarebbe incorso il Comune per difetto d’istruttoria, sviamento, violazione dei principi di efficienza, trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Un respiro di sollievo per l’amministrazione comunale “5 stelle” che, con il rigetto di questo ricorso sicuramente riterrà chiuso, nel migliore dei modi, il 2019.
Con il mancato accoglimento del ricorso vengono quindi meno tutte le ipotesi di eventuali conseguenze sul piano amministrativo e quindi anche politico che, in caso di accoglimento del ricorso al TAR, avrebbero anche potuto portare ad una cessazione anticipata della consiliatura e ad un nuovo commissariamento dell’ente comunale.