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Rifiuti. D’Ambrosio:«Paese sporco. Quando un’autocritica sull’avvio e gestione del servizio?»

La Redazione
Raccolta rifiuti
Secondo quanto afferma l'ex sindaco si è «persa una occasione forse unica» per comprendere quelle che possano essere le cause di un mancato gettito in entrata nelle casse comunali derivanti dall'evasione della Tari
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A più di un anno dall’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti urbani la gestione dello stesso suscita ancora pesanti polemiche.
Quasi quotidianamente, infatti, si assiste – in diverse aree del paese – al mancato ritiro dei rifiuti il più delle volte visibile ad “occhio nudo” così come anche per le decine di segnalazioni pervenute in Redazione e sui social network.
Malgrado quindi i positivi segnali derivanti dall’aumento della percentuale di differenziata, con il conseguente calo dei rifiuti indifferenziati, e “zozzoni” a parte il servizio lascia ancora a desiderare.
Sconcertati ed indignati i cittadini che, a tutt’oggi, ancora si domandano come sia possibile sostenere un servizio che sembra funzionare a singhiozzo e a sprazzi.

A commentare la situazione di degrado – dopo le diverse segnalazioni a riguardo a firma di Direzione Italia – ora è Michele D’Ambrosio, già sindaco di Santeramo ed attuale consigliere di opposizione.

«Santeramo è sporca. Sicuramente per responsabilità primaria di cittadini incivili. Senza sé e senza ma vanno assolutamente perseguiti e sanzionati» – grida D’Ambrosio.

«I kit delle pattumelle – afferma D’Ambrosio chiedendo al Sindaco di fare autocritica sull’avvio del servizio – dovevano essere consegnate a domicilio (come è scritto nel capitolato di appalto che ha ereditato e come da me più volte richiesto in tante occasioni compreso il Consiglio comunale) per scovare gli innumerevoli fantasmi del conferimento e scovare gli evasori».

«Le tantissime buste di rifiuti lasciate per le strade della Città e per le strade di campagna in massima parte appartengono a chi non è stato censito e quindi è inesistente per il Servizio di raccolta e dunque per i controlli anche a campione» – commenta ancora il consigliere comunale nella nota inviata in Redazione.

«Quanti fitti di case sono senza contratto? Quanti non pagano le tasse comunali? Quindi inesistenti, fantasmi? Ma vi pare che poi tutti questi Cittadini possano conferire senza la differenziata? Come la conferirebbero senza pattumelle?».

Secondo quanto afferma l’ex sindaco si è «persa una occasione forse unica» per comprendere quelle che possano essere le cause di un mancato gettito in entrata nelle casse comunali derivanti dall’evasione della Tari e come poterla contrastare e prevenire.

«Questa Amministrazione – commenta ancora il consigliere di SI, DèS e I Democratici – ha trovato, grazie alla precedente, i database incrociati dei contribuenti che, con la consegna porta a porta dei kit di pattumelle, sarebbero stati resi molto più precisi e puntuali per fare una mappa sicura delle abitazioni della intera popolazione. Era stata progettata proprio per questa ragione la consegna porta a porta. Non si è adempiuto»

«Forse una buona autocritica andrebbe fatta! Forse una assunzione di responsabilità per chi ha mal gestito la fase più delicata va realizzata e chiarita con le dovute conseguenze» – conclude nella nota D’Ambrosio.

martedì 16 Luglio 2019

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