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DUP e Bilancio 2018 annullati dal TAR, Baldassarre: «Errore di forma. Opposizione ridicola»

La Redazione
Fabrizio Baldassarre
Il primo cittadino risponde alla notizia dell'accoglimento del ricorso al Tribunale amministrativo. L'ex sindaco D'Ambrosio - non costituitosi in giudizio - commenta:«Pessima figura, prima volta nella storia del paese»
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Pronta risposta, dell’amministrazione comunale, alla recente notizie dell’accoglimento – da parte del TAR Bari – del ricorso presentato dai consiglieri di opposizione Volpe, Larato, Caponio,Digregorio e Nuzzi.

Nella giornata di ieri, infatti, il TAR si è pronunciato in merito alla questione sollevata – da un anno a questa parte – relativamente all’approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione), del Bilancio previsionale 2018 e di tutti gli atti ad esso consequenziali.

Alle accuse mosse dall’opposizione, quindi, la maggioranza pentastellata e il primo cittadino in testa rispondono.

«Lasciamo queste belle soddisfazioni a Volpe, Larato, Caponio, Digregorio e Nuzzi…queste sì che sono gratificazioni per 5 consiglieri davvero utili per il nostro paese» – afferma il sindaco Baldassarre.

«Santeramo caso unico in Italia ad avere una minoranza caratterizzata da un ostruzionismo improduttivo e sterile, si avvale di inutili puntigliosità. L’aggrapparsi continuo ai cavilli è l’atteggiamento normale e quotidiano di qualche sparuto consigliere che a questo giro si è allargato sino ad un ricorso al Tar. Non sanno più a cosa attaccarsi – commenta il primo cittadino – si arrampicano sugli specchi pur di dimostrare che sono i “migliori”, ancora oggi non si rassegnano al fatto che hanno perso le elezioni» .

Secondo quanto afferma il sindaco Baldassarre, inoltre, l’azione legale dei consiglieri di opposizione avrebbe generato «inutili spese legali».

Secondo il primo cittadino infatti ciò si verificherebbe vista la sentenza del TAR che sancisse la compensazione delle spese legali.

«I Consiglieri di minoranza – afferma il sindaco nella sua risposta affidata ai social network – non solo con il ricorso al Tar hanno creato inutili spese legali a carico dell’ente (e quindi per le tasche dei cittadini), ma hanno dovuto sostenere le proprie spese legali, restando a bocca asciutta in quanto non sono riusciti a mandare la maggioranza a casa, ed anzi devono tornare in Consiglio per sanare il vizio di forma e non di sostanza».

«Il vizio di Forma è consistito – continua il sindaco -nella comunicazione dello schema di Bilancio sull’albo pretorio e sul sito internet dell’ente ed inviata per email ai consiglieri invece che notificata (siamo nel terzo millennio, dove le email si ricevono in tempo reale sul cellulare, mentre i consiglieri sollevano al Tar la mancata notifica)… invece sul Bilancio in sé che è perfetto nessuno proferisce parola, cioè non c’è vizio di Sostanza, e quindi i Giudici invitano a riapprovarlo in Consiglio per “garantire sul piano procedurale le prerogative dei consiglieri”».

«I Consiglieri sono ricorsi al Tar pur di garantire i tempi di un Regolamento di Contabilità ormai obsoleto, attaccandosi a termini non rispettati in nessun Comune ed in particolare a Santeramo in Colle dalle precedenti Amministrazioni. Ma nessuno in passato si è permesso di proporre ricorso per queste stesse ragioni di vizio di Forma. Perché si pensa alla sostanza, a lavorare per il bene del paese, non a fare sterile polemica ed ostruzionismo. Del resto – commenta ancora il primo cittadino – la stessa precedente Dirigente, resasi conto di questo errore di Forma sul Bilancio, ha lasciato tempestivamente l’Ente prima che giungesse la sentenza».

«Abbiamo Consiglieri di minoranza incapaci di dialogo costruttivo! Attaccano una maggioranza colma di voglia di cambiamenti positivi che continuerà a lavorare alacremente per Santeramo e non si lascerà condizionare da politicanti ai limiti di legalità. Consiglieri di minoranza: Siete ridicoli! Dimettetevi, fareste una migliore figura» – conclude il sindaco.

Sulla vicenda, inoltre, si è registrato un altro commento ovvero quello dell’altro consigliere comunale di opposizione, Michele D’Ambrosio, che seppur astenendosi dalla votazione – nel marzo 2018 – degli atti contestati non ha perorato la causa del ricorso al TAR.

«Ancora una figuraccia. Unica nella storia del Comune di Santeramo! La storia di questa città non merita queste umiliazioni» – commenta l’ex sindaco D’Ambrosio sulla propria pagina Facebook. «lo avevamo detto in Consiglio prima di allontanarci che c’erano gravi irregolarità nell’iter di approvazione del bilancio di previsione, ma l’arroganza ha accecato i loro occhi. Ci fu risposto col risolino sulle labbra: “fate ricorso al Tar”. Ebbene il ricorso al Tribunale Amministrativo che personalmente nella sostanza approvo, ma che, come ho dichiarato anche in Consiglio, non rientra nel mio modo di fare opposizione, i Consiglieri di minoranza l’hanno presentato e hanno avuto la soddisfazione della Giustizia. L’arroganza è stata cassata sonoramente» – attacca il già sindaco di Santeramo.

«E ora? – chiede D’Ambrosio – Non resta che prendere atto dei danni che si stanno facendo alla Collettività e aprire un dibattito su come continuare questa sciagurata esperienza o prendere atto della propria inadeguatezza e lasciare il campo».

La “battaglia” quindi sempre più si combatterà nel prossimo consiglio comunale, che avrà luogo il prossimo 18 febbraio, e che diventerà molto più caldo di quanto si potesse immaginare.

sabato 16 Febbraio 2019

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