Politica

Regolamento parcheggio per i diversabili, l’opposizione chiede un consiglio comunale per la modifica

La Redazione
Uno stallo di sosta per diversabili
I consiglieri di opposizione (Caponio, D'Ambrosio, Di Gregorio, Larato, Nuzzi e Volpe) chiedono la modifica dell'atto per introdurre la totale gratuità degli stalli e alcune altre agevolazioni
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Servizi sociali ancora al centro della bagarre politica locale.

Nei giorni scorsi, infatti, l’approvazione – durante lo scorso consiglio comunale del 29 novembre – del “Regolamento per il rilascio del contrassegno disabili e delle concessioni aree di parcheggio personalizzate riservate ai disabili” ha suscitato parecchie polemiche.

Secondo quanto si apprende tale regolamento risulterebbe – per usare la definizione del consigliere comunale di opposizione D’Ambrosio (DèS, SI e I Democratici) “vessatorio”.

Per D’Ambrosio, tra i più critici sul regolamento approvato e soggetto proponente, durante la scorsa assise, di un emendamento a tale regolamento – sorgerebbe in campo a persone diversabili l’obbligo del pagamento dello stallo e la decisione di posizionarlo eventualmente presso il proprio domicilio o nei pressi del luogo di lavoro.

A tal proposito, quindi, i consiglieri di opposizione (Caponio, D’Ambrosio, Di Gregorio, Larato, Nuzzi e Volpe) lo scorso 1 dicembre hanno protocollato una richiesta di convocazione di consiglio comunale per la trattazione di una proposta di deliberazione avente ad oggetto appunto le modifiche a tale regolamento.

Tre le modifiche proposte dall’opposizione: la concessione di due ore gratis per ogni stallo per diversabili (confermando il disposto già presente riguardante la presenza di un posto gratuito per i diversabili ogni 50 o frazione di 50 posti disponibili), che tutti i costi di realizzazione, manutenzione, rinnovo, delimitazione dell’area siano a totale carico dell’amministrazione comunale e che sia possibile richiedere la presenza dello stallo sia in prossimità della propria abitazione sia nei pressi del luogo di lavoro.

«Non si può lasciare un regolamento ingiusto e vessatorio verso i Cittadini diversabili che hanno gravi problemi di mobilità» – afferma il già sindaco ed attuale consigliere di opposizione D’Ambrosio.

«L’Amministrazione comunale – continua l’ex sindaco – non considera nei suoi atti la sua funzione ineludibile di abbattere le barriere architettoniche che limitano la mobilità delle Persone con ridotte capacità di deambulazione».

Alla presidenza del consiglio comunale, ora, la decisione di dar corso alla richiesta.

lunedì 3 Dicembre 2018

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