Politica

Assistenza specialistica, il sindaco non ci sta e va affondo

La Redazione
Il sindaco di Santeramo
Alle numerose accuse mosse contro l'amministrazione, il sindaco risponde «Le lavoratrici hanno rifiutato il posto»
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Non si placa la discussione, politica, in merito al recente avvio del servizio di assistenza specialistica nelle scuole.

Nei giorni scorsi, infatti, la questione ha animato il dibattito nell’opinione pubblica ma anche a mezzo social tra Fabrizio Baldassarre, attuale sindaco di Santeramo, e il suo predecessore, Michele D’Ambrosio attuale consigliere di opposizione.

Alla base delle polemiche – alcune di queste sollevate anche da Autismo Insieme, locale associazione impegnata nel mondo della diversabilità – il turnover tra gli educatori a seguito dell’affidamento del servizio – a fronte di regolare gara d’appalto effettuata sul MEPA (Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione) – ad una nuova cooperativa in attesa che la gestione del servizio venga appaltato dal coordinamento del Piano Sociale di Zona. Altra questione era appunto quella più prettamente lavorativa derivante dalla cessazione dei rapporti di lavoro dei precedenti educatori, tutti, stando a quanto si apprende, di origine santermana.

Dopo la denuncia della situazione da parte dei lavoratori la nostra Redazione aveva contattato il primo cittadino per chiedere maggiori informazioni circa quanto era accaduto.

A distanza di qualche giorno dal caos mediatico è lo stesso sindaco a ritornare sulla questione rispondendo alle critiche ricevute.

«Dopo alcuni attacchi che, ribadisco, ritengo ingiustificati ho voluto approfondire ulteriormente la questione legata all’assistenza specialistica nelle scuole e al recente affidamento del servizio ad una nuova cooperativa che, a detta di qualcuno, porta dei danni ad alcuni lavoratori santermani».

«Per farlo, quindi, ho parlato personalmente con il responsabile della cooperativa recentemente subentrata. Il responsabile – afferma il primo cittadino – mi ha assicurato di aver, con grande garbo, provveduto a contattare i lavoratori della passata gestione offrendo loro l’opportunità di continuare le loro prestazioni con il nuovo soggetto giuridico che, come voglio ricordare, espleterà il servizio fino alla fine del 2018. Dal 2019 il servizio dovrebbe essere gestito dall’appaltatore che il Piano Sociale di Zona andrà ad individuare».

«Sembrerà strano – continua Baldassarre – ma il responsabile della cooperativa subentrante mi ha comunicato che le stesse hanno rifiutato l’offerta. Motivo? Attualmente pare siano ancora sotto contratto – al momento sospeso con l’ATI che ha gestito il servizio fino allo scorso anno scolastico -e percepirebbero il contributo di disoccupazione loro spettante. Nessuna, quindi, per un mese e mezzo, avrebbe ritenuto opportuno licenziarsi per farsi assumere dalla cooperativa subentrante».

«Stando così le cose l’ex sindaco D’Ambrosio – commenta ancora il primo cittadino – avrebbe di fatto mistificato la realtà, strumentalizzandola a proprio vantaggio (dichiarando “Solidarietà alle lavoratrici” o ancora “le lavoratrici della Specialistica sono rimaste senza lavoro che avevano sin dal 2006. Dove stanno i 5stelle?”) e, ahimè, avrebbe anche strumentalizzato le stesse lavoratrici».

«Ma non finisce qui. La cooperativa subentrante oltre ad aver – come mi ha comunicato il responsabile della stessa – proposto la continuità lavorativa ai precedenti educatori e ad aver ricevuto da questi il loro diniego pare essere emerso un problema di ben altra gravità. Sembrerebbe, infatti, che alcune delle educatrici non siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale (la Laurea in determinate discipline specialistiche). Stando così le cose probabilmente, nel passato, si è preferito, volutamente, inserire lavoratori che non avevano tutti i requisiti e, probabilmente, per altri scopi».

«Quanto riferitomi laddove veritiero risulterebbe molto grave e quindi, da amministratore, è mio dovere appurare il tutto. Sto chiedendo di verificare se questo corrisponde a verità e, se così dovesse essere, farò in modo che gli utenti abbiano sempre educatori qualificati e con il corretto titolo di studio richiesto».

«Querelle politica a parte il servizio, da poco avviato, sta riscuotendo ottimo riscontro da parte degli utenti ma anche delle famiglie degli stessi (molti genitori, infatti, avevano richiesto educatori maschi per utenti di sesso maschile). Anche i dirigenti scolastici si dicono molto soddisfatti».

«Amministrativamente ciucci, dannosi e presuntuosi. Queste le parole che qualcuno ha usato affibbiare alla nostra amministrazione. Io ora rigiro al mittente il tutto perché ora è bene domandarsi in che mani i Servizi Sociali ed il comune, negli scorsi 5 anni, a Santeramo sono stati gestiti».

venerdì 23 Novembre 2018

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