Politica

Baldassarre risponde a Di Gregorio sul tema tasse e tributi comunali

La Redazione
Il sindaco di Santeramo
Il sindaco interviene sui dubbi del consigliere di minoranza a seguito dell'ultimo consiglio comunale
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Continua il botta e risposta tra il consigliere Michele Di Gregorio e il sindaco Fabrizio Baldassarre sulla questione tassa rifiuti della casa di riposo “G Simone – V. Calabrese”.

A seguito delle considerazioni a mezzo stampa di Di Gregorio, Baldassarre afferma che:

“Il soggetto gestore dell’immobile, in virtù di convenzione stipulata col Comune di Santeramo in Colle, svolge attività di assistenza agli anziani consistente nel servizio di ristoro, pulizia e ospitalità diurna e notturna con propria autonomia, organizzazione di lavoro e di mezzi e con rischio di gestione a suo esclusivo carico, nei confronti degli anziani autosufficienti e non che ne facciano richiesta di accoglienza nella struttura. Chiaro è che non trattasi di servizio pubblico – rientrante nella previsione dell’art 10 del Regolamento Tarsu comunale – ma di attività autonoma non esercitata per conto del comune con obbligo quindi di corrispondere tutti gli oneri tributari relativi all’immobile, quindi anche la Tari.

Riguardo alla “esenzione di fatto” dovuta per la mancata adozione di una tariffa per la specifica tipologia di occupazione si evidenzia che ciò non è contemplato da alcuna normativa in quanto le attività non comprese in una specifica categoria sono associate alla categoria di attività che presenta maggiore affinità sotto il profilo della destinazione d’uso e della connessa potenzialità quantitativa e qualitativa a produrre rifiuti”.

In ultimo, il sindaco evidenzia che “il Comune di Santeramo ha previsto, nel già citato regolamento Tarsu valido fino al 2013, all’art. 16 la Categoria 5 – Alberghi, pensioni, case di riposo, ospedali e istituti di cura pubblici e privati…… Con l’introduzione del regime Tari, a partire dal 2014, in assenza di tale specifica categoria di tassazione è pienamente adottabile il principio di affinità menzionato previsto nel regolamento Tari vigente.

Ad ogni modo il contribuente che sostiene di ricevere atti d’imposizione ritenuti illegittimi o errati può utilizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione per contestarne il contenuto nelle sedi opportune”.

giovedì 7 Dicembre 2017

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