Politica

Tasse e tributi comunali, alcune domande del consigliere Di Gregorio (DI) dopo il consiglio

La Redazione
Michele Di Gregorio
Il consigliere di Direzione Italia interviene a seguito di alcune dichiarazioni/affermazioni fatte nell'ultimo consiglio comunale
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Sembrano non volersi placare le polemiche a seguito dell’ultimo Consiglio comunale. Dopo la querelle su Piazza Grande ora è la presunta evasione delle imposte e tasse comunali ad essere l’argomento di discussione.

Ad intervenire sul tema è il consigliere di opposizione e capogruppo di Direzione Italia, Michele Di Gregorio.

«Se fino a questo momento ho taciuto sull’argomento è perché volevo evitare un dibattito pubblico su questioni riservate che riguardano cittadini e/o soggetti giuridici della nostra comunità, però dopo aver letto alcuni commenti sui “social media” e considerato che il Sindaco Prof. Baldassarre mi ha chiamato personalmente in causa nel corso del Suo intervento in Consiglio comunale, non posso esimermi di intervenire» – afferma l’ex sindaco in una nota inviata in Redazione.

«Innanzitutto – afferma il capogruppo di DI in consiglio – mi preme precisare che, contrariamente da quanto affermato in modo dispregiativo dal Sindaco Prof. Baldassarre unicamente per screditare la mia persona, non sono il consulente tributario della Casa di Riposo».

«Premesso che, ai sensi del primo comma dell’art. 47 del Regolamento del Consiglio comunale di Santeramo (BA), quando si fanno apprezzamenti sulle persone la seduta del Consiglio comunale si deve svolgere in modalità “segreta”, mi permetto fare queste brevi riflessioni».

«Per la dovuta chiarezza ritengo opportuno precisare – afferma Di Gregorio – che esiste una differenza sostanziale tra “evasore” e “debitore di imposte”, cosa che ritengo nota al Sindaco Prof. Baldassarre, così come per quanto riguarda il ventilato accertamento TARSU/TARI a carico di questo soggetto giuridico è bene sapere che l’art. 10, primo comma n. 1, del Regolamento TARSU adottato dal Comune di Santeramo (BA) prevede espressamente che sono esenti dalla tassazione TARSU: “gli edifici dello Stato, della Regione, della Provincia e dei Comuni destinati a servizi pubblici”. Penso che il Sindaco Prof. Baldassarre sia perfettamente a conoscenza che la struttura della Casa di Riposo “Simone-Calabrese” è di proprietà comunale e che la stessa è destinata ad un “servizio di interesse pubblico” come si può agevolmente rilevare dagli atti dello stesso Comune di Santeramo (BA)».

«Per quanto riguarda la TARI – continua il già sindaco – le Delibere comunali di determinazione della Tariffa, almeno per quelle visionate dal sottoscritto per gli anni più recenti 2015, 2016 e 2017, prevedono una esenzione di fatto visto che non è stata “determinata” alcuna tariffa con specifico riferimento alle “case di cura e riposo”».

«Se il Regolamento TARSU – domanda Di Gregorio -ha previsto l’esenzione per “gli edifici dello Stato, della Regione, della Provincia e dei Comuni destinati a servizi pubblici”, come si può parlare di “evasione di imposta” da parte di questi soggetti giuridici?”»

«Se il Comune di Santeramo in Colle – conclude il capogruppo del partito di opposizione – non ha previsto alcuna Tariffa TARI per queste attività, come si può oggi parlare di “evasione di imposta”?Come si può determinare un debito TARSU/TARI se non è stata stabilita alcuna tariffa?»

mercoledì 6 Dicembre 2017

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