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Affrancazione livellare fondi agricoli, il consiglio comunale approva il regolamento

La Redazione
agricoltura
Il regolamento, atteso da decenni, interviene per mettere ordine su un'annosa questione da tempo insoluta
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Approvato nei giorni scorsi dal Consiglio Comunale, il regolamento comunale per l’affrancazione livellare sui fondi agricoli.

Il regolamento, atteso da decenni, interviene per mettere ordine sull'annosa questione dei canoni di natura enfiteutica e livellari, nonché, l'affrancazione ed il diritto del concedente sugli immobili e fondi agricoli per i quali il Comune di Santeramo in Colle risulta essere ancora titolare.

A darne comunicazione, in una nota, è il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle.

«Stiamo parlando – scrive il gruppo consiliare M5S – di un autentico contratto agrario, istituito nel 368 d.C. ma il maggior utilizzo e diffusione di questo strumento si ebbe nel Medioevo, con cui il proprietario del fondo (detto Conducente o titolare del dominio diretto) concedeva ad altri (Livellario o titolare del dominio utile) il possesso e lo sfruttamento del fondo (terreno agricolo ma anche immobile), ponendo a carico del livellario l'obbligo del pagamento di un canone (detto "censo") e/o del miglioramento del fondo. Attualmente e per effetto di quanto appena detto, su diverse proprietà e fondi agricoli originariamente del comune di Santeramo, ma ormai entrati nella legittima proprietà dei privati, vige questo vincolo livellario in capo al comune di Santeramo che ne possiede ancora il diritto di dominio diretto».

«Il vincolo livellario, seppur con lungaggini burocratiche, permette comunque al cittadino di vendere o di cedere in eredità il fondo agricolo posseduto, ma preclude categoricamente allo stesso di utilizzare quel bene per accedere ai fondi pubblici, ai bandi europei, ai mutui fondiari ecc ecc. Grazie al regolamento sul quale abbiamo lavorato e che abbiamo approvato in consiglio Comunale, i proprietari potranno finalmente affrancarsi da questa condizione di dominio diretto del comune di Santeramo che gli impediva di fare investimenti e progetti sulle loro proprietà. Anche in questo caso, purtroppo, Santeramo risultava essere da decenni assente ingiustificata nella lista dei comuni che già da molti anni avevano provveduto ad introdurre questo strumento normativo per dare la possibilità ai cittadini di diventare proprietari del bene a pieno titolo».

«Sono – commenta ancora il gruppo consiliare pentastellato – diversi i provvedimenti di questo genere che Santeramo attendeva da decenni e che inspiegabilmente non venivano affrontati. Dal regolamento per i lotti della zona industriale a quello per l'utilizzo e la gestione delle aree verdi, il nuovo regolamento per l'installazioni degli impianti trasmissivi (telefonia mobile), il regolamento per il contrasto all'evasione dei tributi locali, la regolamentazione delle entrate comunali e diritti del contribuente, il regolamento per i Dehors, il regolamento per il rilascio del contrassegno disabili e delle concessioni aree di parcheggio personalizzate riservate ai disabili, il regolamento per la concessione d'uso annuale degli impianti sportivi comunali, affidamento dei beni comunali con contratti e bandi pubblici ecc ecc, solo per citarne alcuni. Regole comuni e percorsi normativi da seguire che nel tempo impatteranno positivamente sul piano sociale ed economico, ma che per decenni su alcuni temi hanno lasciato Santeramo e i santermani in una sorta di "terra di nessuno", creando ostacoli e limitazioni dove tutti si muovevano senza regole chiare e un po' come meglio credevano o, peggio ancora, a seconda della tendenza e della visione del momento».

martedì 10 Maggio 2022

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