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Da lunedì lavori fognari su Corso Tripoli. Commercianti sul piede di guerra

La Redazione
Corso Tripoli
Digregorio (FdI) in una lettera al sindaco e all'assessore ai lavori pubblici Marsico: «Mancata la programmazione. I lavori potevano svolgersi durante il lockdown»
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Operatori commerciali di Corso Tripoli in stato di agitazione per il prosieguo dei lavori lungo l’arteria stradale cittadina.

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Come è noto, infatti, durante l’estate hanno preso avvio una serie di lavori – finanziati dall’Acquedotto Pugliese – per la sostituzione delle condotte della rete idrica nella zona.

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Questi lavori (sicuramente utili e necessari che comprenderanno anche la bitumazione stradale in un tratto da sempre estremamente dissestato del paese), dei quali al momento è noto solo l’inizio e non la fine, hanno creato non pochi disagi alla circolazione e ai cittadini. Molte, infatti, sono state le polemiche collegate al cambio di percorso degli autobus di linea del trasporto extraurbano e dello spostamento delle fermate.

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Oltre ai lavori dell’Aqp, poi, si sono aggiunti anche una serie di lavori da parte di Enel Distribuzione che hanno fatto slittare ulteriormente il termine delle attività.

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Nei giorni scorsi gli operatori commerciali di Corso Tripoli, in modo particolare quelli con esercizi commerciali collocati nel tratto dall’incrocio di via Laterza fino all’incrocio con via gioia, sono rimasti particolarmente sorpresi dall’apprendere che da lunedì 11 ottobre dovrebbe avere inizio dei nuovi lavori – che interesseranno la rete fognaria – che comporteranno una nuova chiusura al traffico di quel tratto di strada.

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Sulla vicenda, con una lettera aperta indirizzata al sindaco Baldassarre e all’assessore ai lavori Pubblici Marsico, interviene Michele Digregorio, consigliere comunale di minoranza di Fratelli d’Italia

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«Sicuramente i lavori eseguiti (da parte dell’acquedotto pugliese e Enel) erano importanti, così come sicuramente importanti (rete fognaria) saranno quelli che inizieranno la prossima settimana. Quello che sorprende, negativamente, è la tempistica e l’assenza di programmazione da parte della amministrazione comunale» – commenta Digregorio.

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«L’Assessore Marsico al suo insediamento (oltre due anni fa) in Consiglio comunale, su mia precisa richiesta, affermò – scrive Digregorio – che di lì a qualche giorno avrebbe dato inizio ai lavori di manutenzione su Corso Tripoli, in modo particolare anche al “manto stradale”. Ad oggi dopo 30 mesi è sotto gli occhi di tutti lo stato “indecoroso” in cui si trova quella strada, tanto che la stessa società dei trasporti pubblici dallo scorso mese di febbraio aveva comunicato che avrebbe cambiato percorso per motivi di “sicurezza” dei passeggeri».

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«Il Sindaco nello scorso mese di giugno, intervenendo sulla questione dopo che avevo sollevato il problema, affermò – commenta ancora il consigliere comunale di Fratelli d’Italia – che di lì a qualche giorno avrebbero avuto inizio i lavori da parte dell’Acquedotto Pugliese e subito dopo si sarebbe proceduto al rifacimento del “manto stradale”. Durata prevista dei lavori una ventina di giorni; tanto, si affermava, abbiamo programmato nel mese di luglio il rifacimento del “manto stradale”. Oggi siamo nel mese di ottobre e Corso Tripoli sembra una strada dopo un bombardamento».

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Da qui, poi, Digregorio solleva alcuni interrogativi.

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«Perché questi lavori non sono stati programmati ed eseguiti nel lungo periodo del lockdown (ulteriormente gravato da discutibili provvedimenti comunali) quando le attività erano chiuse o comunque con ridotti orari di apertura?»

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«Anche se l’amministrazione comunale non è stata capace di saper programmare ed eseguire questi lavori di manutenzione nel periodo del lockdown (commettendo, anche in questo caso, un gravissimo errore), perché – domanda ancora l’ex sindaco – non stati concentrati tutti nel medesimo periodo? Quindi sbagliando due volte?».

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I lavori – che ribadiamo restano sempre importanti per il paese – stanno comportando però gravi ricadute economiche per gli operatori commerciali della zona motivo per il quale, gli stessi, sono altamente preoccupati.

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«Alcuni di questi nostri operatori commerciali – scrive ancora Digregorio nella lunga lettera aperta pervenuta in Redazione – stanno pensando (ove fosse possibile) di spostare momentaneamente le loro attività in altro luogo pur di non dover fallire ovviamente con tutta una serie di interrogativi e soprattutto di ulteriori spese. Mi chiedo, ma quale male hanno fatto questi nostri concittadini per essere trattati con tanta sufficienza e disinteresse da parte della amministrazione comunale?».

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«Cari Amministratori – commenta il consigliere comunale – voi dovreste sapere che questi operatori commerciali (parliamo di famiglie della nostra comunità) investono, con largo anticipo, rischiando i propri risparmi o, come spesso accade, esponendosi ulteriormente con gli Istituto di credito; questi esercizi commerciali hanno programmato i propri acquisti già dallo scorso mese di gennaio e in qualche caso (vedi il settore abbigliamento) dallo scorso anno, proprio per puntare sulle vendite nel periodo natalizio. Oggi Voi con questa scelta insensata, perché non siete stati capaci di programmare i lavori, state vanificando le ultime speranze di ripresa e, quindi, state decidendo la “fine commerciale” di queste famiglie, tanto che il cartello “informativo” indica la data dell’inizio dei lavori (11 ottobre 2021) ma non quella finale».

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«Certamente chi vive con lo stipendio fisso mensile (magari anche pubblico), difficilmente può comprendere le “pene” dei lavoratori autonomi del settore commercio, artigianato e anche professionale, perché molti di queste persone che ieri rappresentavano la cosiddetta media borghesia oggi, purtroppo, a causa di una devastante crisi economica, sono attratte nella fascia “grigia” del disagio socio-economico».

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Digregorio, poi, chiede al sindaco e all’assessore di fermarsi.

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«Questi nostri concittadini, queste famiglie, questi commercianti, non stanno chiedendo di non fare queste opere di manutenzione, ma semplicemente di garantire che i lavori avranno termine entro il 15 novembre, oppure che a quella data vengano sospesi (così da riprendere dopo le festività dell’epifania) e ripristinata la viabilità per permettere loro di poter lavorare nel periodo natalizio».

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sabato 9 Ottobre 2021

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