Politica

Degrado urbano, Digregorio: “temperatura 40° e servizio igiene urbana “indecoroso”

La Redazione
Michele Digregorio (Direzione Italia)
In una nota il consigliere comunale di Direzione Italia pone alcuni interrogativi al vicesindaco nonché assessore all'ambiente Labarile
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In queste calde giornate di Agosto si ritorna a parlare di degrado urbano.

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Sul tema, in una nota, ritorna sul tema il consigliere comunale di minoranza Michele Digregorio (Direzione Italia).

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“Questa mattina ho ricevuto un video che riprende le modalità di svolgimento del servizio di “igiene urbana” e, in modo particolare, il lavaggio dei cassonetti “riservati”. Innanzitutto mi permetto far rilevare che il nuovo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ha previsto, tra l’altro, la soppressione degli “indecenti” e storici cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani, per fare spazio al servizio di raccolta porta a porta”.

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“Questa nuova modalità – scrive in una nota pervenuta in Redazione a firma del consigliere Digregorio indirizzata al vicesindaco, nonché assessore all’ambiente, Marianna Labarile – certamente deve assicurare, soprattutto per alcuni tipi di esercenti (quali ristoranti, bar, pub, pizzerie, commercio di frutta e verdura, ecc.) la possibilità di poter avere a disposizione i cassonetti per la “raccolta differenziata”, però ritengo non essere molto igienica (in particolar modo nel periodo estivo) la presenza di ben undici cassonetti per un solo esercizio commerciale posizionati, stabilmente, su suolo pubblico a “cielo aperto”. Mi sembra una “discarica pubblica” che non fa bene al decoro del quartiere e all’igiene pubblica”.

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“Non meno sconcertante – continua Digregorio – è vedere il lavaggio degli stessi cassonetti che avviene sul suolo pubblico, con versamento di acqua sporca sull’asfalto a “cielo aperto” e con temperature di oltre 40° all’ombra”.

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“Personalmente non penso che il Comune di Santeramo, che pure spende oltre 4,2 milioni di euro all’anno per questo servizio (completamente ripagato dai cittadini con la TARI), debba continuare a consentire questo scempio”.

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Digregorio, poi, pone alcuni interrogativi al vicesindaco.

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"Chi controlla lo svolgimento del servizio di raccolta, trasporto, pulizia delle strade e lavaggio dei cassonetti? Quale è il criterio usato per l’assegnazione dei cassonetti per la raccolta differenzia agli esercenti commerciali?”.

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“Se ogni esercizio commerciale necessita di ben undici cassonetti, non pensa che tale situazione contraddice alla idea stessa del servizio porta-porta? Se ogni attività utilizza undici cassonetti riservati, cosa accadrebbe nelle strade centrali della nostra città, visto che sono popolate da diversi esercizi commerciali?”.

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“É consentito a tutti gli esercenti commerciali l’utilizzo di cassonetti “riservati”, tra l’altro, posizionati stabilmente su suolo pubblico a “cielo aperto”? Quale Ufficio comunale si occupa di verificare, prima di pagare le fatture mensili, se “il servizio è stato svolto nel rispetto del contratto”? L’assessore al ramo esercita oppure No il proprio ruolo di indirizzo e controllo?”.

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lunedì 9 Agosto 2021

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