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Vaccini, l’on Angiola scrive a Emiliano “profonde discriminazioni nei confronti dell’utenza”

La Redazione
Vaccino anti-covid
Nunzio Angiola esprime solidarietà al sindaco Baldassarre e alla sua battaglia per mantenere un hub vaccinale sul territorio comunale.
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L'on. Nunzio Angiola, considerate le linee guida del Governo, per contrastare la diffusione pandemica del virus SARS Covid-19, mediante vaccinazione di massa, ha chiesto con una lettera inviata al Presidente della Regione, Emiliano, un centro vaccinale sul territorio comunale. La missiva si aggiunge in maniera solidale all’appello del sindaco Baldassare “che, da subito, ha inteso mettere a disposizione della ASL BA, a costo zero, spazi idonei all’insediamento di centri vaccinali completi di tutti i servizi necessari.” 

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“È inammissibile – scrive l'on Nunzio Angiola dalla Camera dei Deputati  – che la Regione Puglia possa operare in tal modo, vale a dire in palese contrasto con le direttive del Governo che indirizzano invece i responsabili delle varie campagne di vaccinazione locali ad effettuare una distribuzione dei presidi e dei centri di somministrazione che sia la più capillare ed efficiente possibile. 

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Non è accettabile che Regione Puglia decida di accentrare la campagna vaccinale presso pochi, grandi centri territoriali, selezionati in modo arbitrario, sottovalutando la morfologia del territorio murgiano e la distribuzione della popolazione, soprattutto quando costituita da numerose persone anziane e diversamente abili.”

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L’invito al presidente Emiliano è “a voler rivedere la distribuzione dei centri vaccinali nella provincia di Bari, rappresentando sin d’ora che intendo chiedere al Ministro Speranza di intervenire con urgenza, allo scopo di permettere l’attivazione del centro di Santeramo in Colle che potrebbe contribuire in modo determinante alla velocizzazione del processo di somministrazione dei vaccini in un territorio già molto provato da lutti e sofferenze indicibili e che è stato tra i più colpiti dalla crisi pandemica.”

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Il gruppo Santeramo in Azione, di cui Angiola è parte integrante, sostiene la linea dell'onorevole sottolineando quanto la decisione regionale crei “profonde discriminazioni nei confronti dell'utenza tutta, specie dei più fragili, i quali per ovvie ragioni non possono raggiungere centri vaccinali fuori dal proprio comune.” Inoltre, “la decisione della Regione di individuare solo grandi centri vaccinali in minor numero crea notevole disagio in un'ottica logistica, ma soprattutto di natura discriminatoria, che contravviene l'obbiettivo prefisso dal Governo.”

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venerdì 2 Aprile 2021

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