Si è svolta nel pomeriggio di oggi, davanti al palazzo Municipale, una pacifica manifestazione di protesta – organizzata da diversi genitori – contro la decisione di chiusura delle scuole stabilita dal governatore pugliese Michele Emiliano.n
La manifestazione – organizzata con un passaparola – ha visto inoltre la partecipazione del sindaco Fabrizio Baldassarre e dell’assessore all’Istruzione, Serena Baldassarre.n
Estremamente sentita la preoccupazione dei genitori preoccupati dalle ricadute della decisione del governatore pugliese e dell’assessore alla sanità Lopalco. Decisione, questa, che in giornata ha trovato anche la netta opposizione del ministro all’Istruzione Azzolina che ha chiesto al governatore di rivedere la decisione e di riaprire le scuole.
Durante l’incontro, durato circa un’ora (e documentato dalla nostra Redazione con una diretta Facebook), i genitori hanno chiesto al sindaco di farsi portavoce delle preoccupazioni ma soprattutto dei problemi scaturenti dalla chiusura delle scuole. Il primo cittadino, mentre parlava con i manifestanti, ha anche contattato telefonicamente il presidente Emiliano.
Il sindaco Baldassarre, nella duplice veste di amministratore e delegato dell’Anci (Associazione Nazionale comuni italiani), si è impegnato a far proprie le rimostranze quest’oggi manifestate durante il sit-in.n
Ma, nel frattempo, la protesta circa la chiusura delle scuole pugliesi sembra non placarsi.n
Genitori e studenti delle scuole pugliesi si sono infatti dati appuntamento per domani, venerdì 30 ottobre, alle 8:00 in punto davanti agli istituti scolastici della regione: lasceranno uno zaino e andranno via. In silenzio per poi riprenderli alle ore 13:00. Questa iniziativa di protesta è organizzata dal movimento ‘Priorità alla scuola’ contro l’ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano, che – almeno fino al 24 novembre – prevede la sospensione delle attività in tutte le scuole della regione, a eccezione di quelle dell’infanzia e degli asili nido.
«Non possiamo non far sentire la nostra voce, ma non possiamo metterci in condizione di pericolo e di strumentalizzazione politica – si legge nel post con il quale, via Facebook, l’organizzazione chiama a raccolta il popolo della scuola. «Quando ci saranno tanti zaini senza bambini di fronte alle scuole, l’immagine di silenzio e disperazione sarà pesante come un macigno».n
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