Cronaca

Furto cavi elettrici di rame, continuano i casi nell’area extraurbana santermana

La Redazione
Furti di rame
Da martedì sera i residenti della zona di Contrada Alessandriello (nei pressi dell'ex discarica comunale presso la zona "Le Quite") sono senza fornitura elettrica tra disagi e disservizi
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Torniamo a parlare, nuovamente, di una delle piaghe che, da tempo, provoca danni e disservizi: il furto di rame sugli impianti di corrente elettrica.

A segnare il problema alla nostra Redazione è Costanza Maffei, madre di due figli, residente in contrada Alessandriello, nei pressi dell’ex discarica comunale presso la zona “Le Quite”.

Lo scorso martedì – intorno alle ore 22:00 – nella zona è venuta meno la fornitura di corrente elettrica.

Tutti i residenti della zona, circa una decina di nuclei familiari, hanno da subito pensato ad un guasto e, pertanto, hanno prontamente avvisato dell’accaduto la società di fornitura elettrica.
Solo a seguito di un intervento serale dei tecnici l’amara sorpresa: si trattava di un ennesimo caso di furto di rame dei cavi elettrici.
Il territorio murgiano, Santeramo in primis, non è nuovo ad episodi simili. Uno degli ultimi casi – che aveva interessato un’altra area extraurbana del paese (Contrada Viglione) – si era verificato proprio sul finire del 2019.
«Sono già passate più di 48ore dall’accaduto e ancora nulla si muove» – denuncia la signora Maffei.

«Attualmente l’Enel continua a rispondermi telefonicamente affermando che la fornitura di corrente elettrica è presente e che, a loro, non risulta alcun caso di furto».

Stando a quanto comunicato dai tecnici intervenuti sarebbero stati trafugati circa 800metri di cavo.

Non contenta la signora non si è data per vinta e ha contattato dapprima la Protezione Civile regionale (che messasi in contatto con l’Enel pare abbia confermato l’esistenza del problema) e con il sindaco. Il primo cittadino, interessatosi del problema, ha provveduto ad effettuare un’altra segnalazione all’Enel.
«Attualmente stiamo sopperendo, per le sole primissime necessità, con un piccolo generatore di corrente. E’ impensabile che, a tutt’ora, si neghi l’esistenza di questo grave disservizio e l’assenza della fornitura elettrica. Inizialmente – commenta ancora la cittadina alla nostra Redazione (recatasi sul posto per verificare la situazione) – mi era stato comunicato che per il ripristino sarebbe necessario circa un mese di tempo».
«A parte la mia famiglia (ho due figlie minorenni di cui una di soli 4 mesi) nella zona risiedono anche altre famiglie e anche degli anziani. E’ una situazione impensabile. Ogni giorno siamo costretti a sobbarcarci la spesa di carburante per “tenere in vita” il piccolo generatore di corrente che ci consente solo di poter tenere accesa la luce in casa e di assicurare il normale rifornimento di acqua. Tutti noi residenti ci sentiamo completamente abbandonati motivo per cui siamo pronti ad agire legalmente per vedere tutelati i nostri diritti e per vederci riconosciuti i danni».

giovedì 24 Settembre 2020

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