Cronaca

Santeramo, rifiuti e degrado. L’ira dei cittadini

La Redazione
La situazione dell'abbandono rifiuti in via Japigia
Diverse zone del paese, da tempo, sono interessate dal fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. Ma a destare da tempo parecchio sgomento, nei residenti e non solo, è quanto accade nei pressi del ponte di via Japigia
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Ritorniamo, ancora una volta, a parlare di una delle peggiori piaghe che riguardano la nostra città: l’abbandono dei rifiuti.

Questa volta, però, l’azione degli ormai celeberrimi “zozzoni” non ha riguardato le strade extraurbane del paese bensì il centro urbano cittadino.
Sia chiaro: il fenomeno è da condannare sempre e comunque.

Da diverso tempo, infatti, molti cittadini (specie a mezzo whatsapp) segnalano a SanteramoLive.it abbandoni di rifiuti sconsiderati.
Molte segnalazioni hanno riguardato via Tandill, ovvero la strada che collega l’area della ex’ Stazione alla provinciale per Cassano.
Molte altre, invece, per quanto concerne la presenza di rifiuti nelle aree a verde pubblico di piazza Mons. Nuzzi (la cosiddetta Pietà) e Parco Don Nicola Laterza (alle spalle della chiesa del Crocifisso).
Ma a destare da tempo parecchio sgomento, nei residenti e non solo, è quanto accade nei pressi del ponte di via Japigia.
Ogni settimana, infatti, la storia si ripete: un immenso blocco di rifiuti, accatastati, viene abbandonato nei pressi del ponte che, complice l’oscurità, si presta bene come immondezzaio a cielo aperto.
Le temperature estive, poi, complicano la situazione per via degli odori rilasciati dall’immondizia.
In questo caso, però, i residenti della zona non ci stanno e partono all’attacco. Dapprima denunciando sui social il problema e, nelle ultime ore, con la costituzione di un comitato cittadino che sta per inoltrare formale denuncia alla Procura e alle autorità interessate.

“Ma le famose fototrappole dove sono?” e “Ma il servizio di videosorveglianza comunale è in funzione?”.
Sono queste le domande che i cittadini, ormai comprensibilmente adirati, pongono alla nostra Redazione.
Come si ricorderà, infatti, nel passato proprio le fototrappole erano riuscite a rendere possibile l’individuazione di circa una decina di “zozzoni” cui poi erano state comminate le dovute sanzioni.

Il problema, malgrado gli sforzi dell’amministrazione comunale, resta ed è pesantemente sentito dai cittadini a maggior ragione perché alimentano quel sentore di degrado ed abbandono che, in molti (e anche la politica locale), da tempo denunciano.

lunedì 10 Agosto 2020

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