Cronaca

Nel Barese è allarme usura dopo il lockdown: 100 denunce nell’ultimo periodo

La Redazione
Guardia di Finanza
Ecco come agiscono gli usurai che approfittano dello stato di bisogno di famiglie in difficoltà
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La Guardia di Finanza di Bari in base an recenti indagini ha reso noto come lo scenario relativo al fenomeno ndell’usura nella provincia sia allarmante, specie in un momento di nemergenza sanitaria come questo. In particolare il riferimento è al ncapoluogo e ai comuni più ‘forti’ economicamente (Corato, Monopoli, nConversano, Triggiano e Rutigliano).

Nelle ultime settimane oltre 100 npersone sono state denunciate per usura ed estorsione, ai danni di npiccoli imprenditori e famiglie in stato di bisogno.
Tra gli usurai figure riconducibili ai sodalizi mafiosi n“storici” della città e dell’area metropolitana, “schierate” accanto ad nesponenti della cosiddetta “usura di prossimità”, nuovo fenomeno ncriminale che fornisce “porta a porta” soldi sporchi, sicuro provento din illeciti o di evasione fiscale, a persone in difficoltà economiche.

Lon schema del rapporto usurario, di massima, è sempre lo stesso: contanti ncontro contanti, con assegni, cambiali o preziosi dati in garanzia, o ncambi di assegni; l’usurato riceve un assegno in bianco emesso da altro nsoggetto usurato e consegna, a sua volta, all’usuraio un suo assegno nsempre in bianco, maggiorato nell’importo dell’interesse. Il “volume di naffari” stimato è di circa un milione di euro, con l’applicazione di ntassi di interesse mai inferiori al 50%, con punte di oltre il 4000% nannuo.

mercoledì 20 Maggio 2020

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