Cronaca

Droga, blitz a Trento: 15 arresti e 73 indagati. Arresti anche a Santeramo

La Redazione
Droga
L'operazione, denominata ‘Carthago', è scattata alle prime luci dell'alba. In esecuzione delle misure di custodia cautelare in carcere sono stati catturati, in Italia, tre cittadini di origine marocchina, dimoranti a Santeramo
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La Guardia di Finanza di Trento ha arrestato 15 persone in varie nlocalità d’Italia e all’estero e indagato complessivamente 73 persone, nfra le quali esponenti della camorra e della “quarta mafia foggiana”.

Len Fiamme Gialle, coordinate dalla Dda di Trento, hanno sequestrato oltre n1tonnellata di hashish e 2 chili di cocaina, per un valore sul mercato nstimato in oltre 70 milioni di euro.

L’operazione, denominata n‘Carthago’, è scattata alle prime luci dell’alba.

In esecuzione delle nmisure di custodia cautelare in carcere sono stati catturati, in Italia,n tre cittadini di origine marocchina, dimoranti a Santeramo in Colle (Bari) e Boltiere n(Bergamo) ed un italiano diTorre Annunziata che, secondo gli ninvestigatori, sarebbe legato al clan Gionta.

Altre nquattro persone, un marocchino dimorante a Bariano (Bergamo) altri due nmarocchini dimoranti in Spagna ed in Olanda ed un quarta persona, sempren marocchina, sono attualmente ricercati. Le indagini sono partite nel nmarzo 2016 con un sequestro di stupefacenti ad un gruppo di spacciatori nmaghrebini radicato inTrentino Alto Adige e sono state dirette dalla Ddan di Trento econdotte dalle unità speciali antidroga del Gico della nGuardia di Finanza di Trento.

Secondo gli investigatori, la vasta retedin narcotraffico si estendeva in Marocco, passando per la Spagna, la nSvizzera e l’Olanda fino ad arrivare in Italia. Sono stati cosi nindividuati due sodalizi criminali composti, prevalentemente, da personen di origine maghrebina ed italiana, stabilmente radicati in nTrentino-Alto Adige, Lombardia,Basilicata, Campania e Puglia, che si nripartivano i locali mercati dello spaccio.

In particolare – secondo gli investigatori – il primo sodalizio, nlocalizzato in nord Italia e composto prevalentemente da maghrebini, napprovvigionandosi in Spagna e Svizzera di hashish e cocaina, riforniva ncon cadenza periodica i “mercati” delle province di Trento e Bolzano, ndove lo stupefacente veniva venduto al dettaglio dai pusher, perlopiù ntunisini e marocchini, presso i parchi cittadini dei centri storici, in nprossimità di istituti scolastici nonché, in periodi di alta stagione, nanche in alcune località turistiche di alta montagna.

Stessi n“mercati” di destinazione e medesima capillare distribuzione della drogan anche da parte del secondo sodalizio criminale, localizzato in nBasilicata e Puglia, composto da esponenti della malavita di Cerignola n(Foggia) appartenente alla cosiddetta “quarta mafia foggiana”, in naccordo con gli esponenti del clan camorristico Gionta di Torre nAnnunziata (Napoli), che – secondo gli investigatori – importava ningenti quantità di hashish e cocaina direttamente dai luoghi di nproduzione in Marocco e Spagna, per poi destinarli alla distribuzione nsul territorio nazionale, compresa la provincia di Trento, “mercato”, nquest’ultimo, di cui si prendeva cura personalmente uno dei principali nesponenti dell’organizzazione criminale.

venerdì 20 Settembre 2019

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