Cronaca

Arrestati tre baresi per furto aggravato e furto in abitazione in concorso

La Redazione
Furto in casa
I fatti risalgono al 28 novembre 2017 quanto furono fermati dai carabinieri di Acquaviva
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Arrestati tre baresi con l’accusa di furto aggravato e furto in abitazione in concorso. I tre furono fermati dai carabinieri di Acquaviva delle Fonti il 28 novembre 2017 per furto su auto e tentato furto in appartamento.

Secondo le accuse della Procura di Bari, i tre scassinavano le portiere delle auto in sosta al parcheggio antistante l’Ospedale Regionale Miulli per impossessarsi delle chiavi delle abitazioni per poi svaligiarle.

Si tratta di A.F. 33enne, G.B 31enne e D.I. 55enne, tutti con numerosi trascorsi penali.

Il 28 novembre 2017,n i tre dopo aver forzato la portiera di una Fiat Panda di proprietà di nun imprenditore della provincia di Matera, recatosi presso il Presidio nOspedaliero per delle visite, si impossessarono del mazzo di chiavi ndell’abitazione e del telecomando per disattivare l’allarme, lasciati nincautamente nel portaoggetti e, dopo aver carpito l’indirizzo di nresidenza, leggendolo sul libretto di circolazione, si recarono a casa ndella vittima utilizzando l’autovettura in loro uso. In particolare uno ndei componenti della banda rimase sul posto per monitorare i movimenti ndel proprietario della Panda ed eventualmente avvisare i correi del suo nrientro, mentre gli altri due raggiungevano l’obiettivo per commettere nil furto in abitazione.

Ma la pianificazione del colpo subì una brusca interruzione allorquando una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti fermò i due ladri sulla S.P. 127 per Santeramo. Nell’auto dei due malfattori (G.B. e D.I.) i militari trovaronon attrezzi per lo scasso, berretti con visiera, guanti, il mazzo di nchiavi della vittima e, particolare fondamentale, un navigatore del tipon “Tom-tom” con l’indirizzo della vittima già impostato. Immediatamente nanche il palo A.F. venne bloccato e condotto in caserma.

Oggi, due degli accusati sono stati rintracciati presso le loro abitazioni diresidenza e portati in carcere a Bari. Al terzo, invece, il

provvedimento è stato notificato presso il carcere di Lecce, dove si

trova già recluso per altra causa.

martedì 9 Ottobre 2018

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