“In queste settimane si è parlato così tanto di solidarietà, di fratellanza e di amore che per un momento ci abbiamo davvero creduto!
Abbiamo sperato che questo brutto virus qualcosa di positivo lo avrebbe insegnato. A quanto pare così non è stato.
Non siamo ne untori ne appestati, siamo una famiglia che purtroppo ha avuto la sfortuna di dover affrontare questa battaglia che difatti non auguriamo a nessuno!Per fortuna ora è tutto finito e ringraziamo chi davvero ha dimostrato affetto e compassione.
Le accuse e le brutte parole spese nei nostri confronti le lasciamo all’ignoranza”.
È questo il messaggio – che non è passato certamente inosservato – riportato nelle plance di affissione pubblicitaria posizionate nei pressi di Largo Consorzio e via Stazione.
Come altre volte, anche in passato, diversi cittadini si sono affidati a questi messaggi che – senza critica alcuna – potremmo definire eufemisticamente “subliminali” per lanciare anatemi o simpatiche dediche.
Come si ricorderà, infatti, in piena emergenza Covid-19 anche Santeramo è stata toccata da casi di contagio – 24 in totale – tra cui diversi hanno riguardato un nucleo familiare.
Anche durante le nostre dirette Facebook di “Live…è da Casa” abbiamo – come Redazione di SanteramoLive.it – sempre stigmatizzato atteggiamenti che poco si addicevano ad una situazione – come quella dell’emergenza epidemiologica che toccavano l’intera comunità locale e non “solo qualcuno” che, per facilità o talvolta per mera convenienza, in tanti hanno additato di colpevolezza.
Non lasciamo, quindi, che questa “macchia” leda le tante manifestazioni di solidarietà che Santeramo e i santermani hanno portato avanti per chi, in questi ultimi mesi, aveva realmente bisogno perché tanto, lo sappiamo, “la madre dei cretini è sempre incinta”.