In data 21 Aprile 2020, la Regione Puglia ha diramato un avviso pubblico: “Dal Bene confiscato al Bene riutilizzato: strategie di comunità per uno sviluppo responsabile e sostenibile”, per rendere i beni confiscati nuovi monumenti rinascimentali, luoghi di speranza e di legalità.
“Anche a Santeramo sono presenti due grandi beni confiscati alla criminalità organizzata”, si legge nella nota a firma Arci “Stand By” di Santeramo e Piergiorgio Musci, ex coordinatore cittadino di Libera. I due soggetti “vogliono farsi promotori di un tavolo di lavoro e confronto telematico con l’amministrazione comunale, le associazioni culturali-sociali ed enti del terzo settore, al fine di programmare una possibile linea di azione a riguardo.
La Regione Puglia, con tale avviso (che potete visionare cliccando qui) “vuole favorire percorsi di rigenerazione socio-territoriale mediante la rifunzionalizzazione di beni confiscati alle mafie, prevedendone la restituzione alle Comunità che avevano subito le conseguenze dei comportamenti illeciti derivanti da attività della criminalità organizzata e favorendone l’utilizzo per attività di animazione sociale e partecipazione collettiva. Nella Regione Puglia, a seguito dei decreti di confisca definitiva, sono presenti 1530 beni immobili già trasferiti nel patrimonio indisponibile dei Comuni con decreto dell’Anbsc (Agenzia Nazionale per la gestione e amministrazione dei Beni Sequestrati e Confiscati).”
Si aspetta una manifestazione di interesse da parte dell’amministrazione.