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Coronavirus, le incertezze sulla celebrazione della Festa Patronale

La Redazione
Sant'Erasmo
Due le ipotesi in ballo: posticiparla in autunno o non disputare il programma civile lasciando invariate le canoniche celebrazioni religiose
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“Sant’Erasmo, quest’anno, si svolgerà o no?”.

E’ lapalissiano che, se non dall’inizio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ma quantomeno dall’emanazione degli ultimi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, gli interrogativi sulla celebrazione della Festa patronale si sono moltiplicati.

Alla luce, però, dell’ultimo decreto – ovvero quello che, per usare le parole del Premier, inizia ad allentare la morsa del “lockdown”- concretamente la possibilità che la Festa di Sant’Erasmo di svolga sono oggettivamente pochissime.

Difficile infatti pensare che, nel giro di un mese, le “maglie” delle misure anti-contagio possano allentarsi al punto di consentire la celebrazione di un evento capace di calamitare in tre giorni, per le vie del paese, una grossissima mole di persone e, al contempo, di poterne garantire lo svolgimento rispettando le distanze interpersonali.
Vi immaginereste, infatti, una passeggiata “spaccando il corso” (via Roma ndr) rispettando la distanza di un metro quando, per natura stessa della Festa, bisogna praticamente lottare per trovare lo spazio minimo per poter quantomeno camminare?

Stessa cosa dicasi per quanto concerne un eventuale posizionamento delle tradizionali bancarelle (pomo della discordia della precedente edizione) o del dislocamento delle giostre del Luna Park.
Immaginereste di trovarvi sul tradizionale “Tagadà”, piuttosto che su qualche altra giostra, dovendo rispettare le misure interpersonali?

Al momento dal Comitato Feste Patronali (che da quest’anno avrà anche un nuovo Presidente, Raffaele Sergio) per il momento tutto tace.

Il comprensibile silenzio, infatti, scaturisce dalla situazione nazionale di assoluta incertezza.

Da quanto SanteramoLive.it può sicuramente anticipare le ipotesi sul tavolo sono essenzialmente due.
La prima: posticipare Sant’Erasmo nel periodo autunnale (malgrado il classico interrogativo sulle condizioni meteo).
La seconda, molto più probabile, non celebrare Sant’Erasmo almeno dal punto di vista del programma civile lasciando invariate le canoniche celebrazioni religiose.

Al momento, infatti, si attende che sull’argomento si pronunci la Diocesi, nella persona del Vescovo Ricchiuti. A quest’ultimo, infatti, spetta infatti la decisione.

martedì 28 Aprile 2020

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