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Vertenza Natuzzi, oggi al Mise la cabina di regia

La Redazione
La sede del Mise
L'azienda si è detta ottimista in merito ai dati del IV trimestre 2019, prevedendo una ripresa a seguito degli ultimi due, in cui viceversa si era verificata una certa sofferenza
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Si è svolta, quest’oggi, la Cabina di Regia convocata presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) in merito alla Vertenza aziendale della Natuzzi Spa e al Piano industriale presentato dalla stessa azienda santermana, leader mondiale nella produzione di mobili imbottiti.
Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di Regione Puglia, Regione Basilicata e Invitalia. Tra i presenti, come unico rappresentante parlamentare, anche il deputato 5 stelle Nunzio Angiola.
La Natuzzi durante la riunione ha ribadito la stima di utilizzare nel 2019 solo 3 dei 10 milioni di euro richiesti per il finanziamento pubblico del Contratto di Solidarietà.

La stessa azienda si è detta ottimista in merito ai dati del IV trimestre 2019, prevedendo una ripresa a seguito degli ultimi due, in cui viceversa si era verificata una certa sofferenza.

Inoltre, l’azienda ha confermato l’attuazione del Piano industriale denominato Piano Italia, annunciando l’internalizzazione della produzione di letti e sedie da Gennaio 2020, con ogni probabilità presso il sito produttivo di Jesce2.

«Cobas-Lavoro Privato – si legge in una nota pervenuta in Redazione inviata dalla stessa organizzazione sindacale – ha espresso soddisfazione per l’avanzamento del percorso verso l’obiettivo esuberi zero, aggiungendo l’esigenza di stabilizzare l’organismo della Cabina di Regia presso la sede della Task-force per l’occupazione della Regione Puglia come già convenuto tra le parti interessate, in modo da garantire un monitoraggio più costante e frequente del Piano Italia».

A commentare i lavori odierni della cabina di regia del MISE anche il parlamentare Angiola.
«Ad Invitalia, già nei giorni scorsi, mi hanno dato certezza che è imminente l’erogazione dell’anticipo di 7 milioni di euro (manca la sola certificazione antimafia, da rilasciarsi da parte della Prefettura). Abbiamo inoltre risolto tutti i problemi riguardanti il decreto autorizzativo per l’estensione della CIGS n. 103015 al sito di Graviscella. Infine, al Ministero mi garantiscono che la firma è imminente».

giovedì 14 Novembre 2019

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