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Puglia maglia nera per la donazione di organi: parte la campagna di sensibilizzazione regionale

La Redazione
Donazione di organi
La nostra regione con 7,1 donatori per milione di abitanti, è penultima in Italia. Manifesti 6x3 del centro Trapianti Regionale per promuovere l'importanza della scelta e invitare a donare.
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La Puglia con 7,1 donatori per milione di abitanti (rispetto ad una media di 22,6) risulta al penultimo posto nella graduatoria nazionale sulle donazioni di organi, anche a causa dell’elevato tasso di opposizione (52% circa in Puglia rispetto ad una media nazionale del 30% circa) che si registra nei colloqui che avvengono nei reparti di rianimazione.

Vuol dire che, nonostante la possibilità di effettuare la dichiarazione di volontà in vita, sono invece gli stessi familiari ad opporsi al prelievo degli organi dei propricari al momento del decesso.

Non solo: nei reparti di rianimazione può accadere che non avvenga la segnalazione della morte encefalica che dà inizio al periodo di osservazione.

“Il mio cuore è di Giorgio”, da oggi questa dichiarazione di amore campeggia nelle vie di Bari e presto della intera regione.

Non sono il frutto dello slancio affettivo di una adolescente, ma della nuova campagna di sensibilizzazione promossa dal Centro Regionale Trapianti Puglia con il patrocinio del Centro Nazionale Trapianti per sollecitare l’opinione pubblica rispetto all’importanza della donazione di organi.

Il viso sorridente della ragazza che campeggia in primo piano sui manifesti 6×3 è infatti accompagnato da una spiegazione: “Arianna vive grazie al cuore di Giorgio” e da un invito alla donazione degli organi: “Basta una firma”. È possibile manifestare la propria volontà di donare gli organi presso gli uffici comunali, anche in occasione del rinnovo della carta d’identità. In alcuni Comuni l’entrata in vigore della carta d’identità elettronica è coincisa con un aumento delle dichiarazioni di volontà a favore della donazione di organi.

Per questo il Centro Regionale Trapianti ha deciso di informare i cittadini di questa possibilità, che rappresenta una semplificazione
dell’iter.

“La nostra nuova campagna di sensibilizzazione alla donazione – ha detto il prof. Loreto Gesualdo, Coordinatore Regionale Trapianti Puglia – vuole migliorare questo rapporto di
comunicazione tra il cittadino, il paziente, il medico e il territorio; creare cioè una rete che coinvolga le strutture sanitarie, i Comuni (che hanno un ruolo importante attraverso i propri Uffici anagrafe) e la popolazione, così da correggere e migliorare questi risultati che non corrispondono alla grande generosità della popolazione pugliese”.

“A fronte di questi dati negativi sulle donazioni – è stato detto nel corso della conferenza stampa nella sala riunioni della Direzione Generale del Policlinico di Bari dal prof. Gesualdo – abbiamo un trend positivo, invece, per quanto riguarda il numero di trapianti, soprattutto di cuore e di rene da vivente.

Ciò significa che la macchina sanitaria in Puglia funziona”. “Il trapianto proprio per la sua complessità – ha sottolineato il direttore dell’Aress Puglia, Giovanni Gorgoni – è considerato
dall’OMS lo specchio dell’organizzazione sanitaria, proprio perché coinvolge una molteplicità di soggetti, di professionalità che lavorano insieme per un unico risultato: migliorare la qualità di vita di colui che viene sottoposto al trapianto”. “Donare un organo è un atto di generosità senza eguali – hanno detto il prof. Michele Battaglia, Direttore del Centro Trapianti di Rene, e il prof. Luigi Lupo, Responsabile dell’U.O.S di Chirurgia Epatobiliare dell’ A.O.U. Policlinico di Bari che migliora la qualità di vita e nella maggior parte dei casi restituisce la vita stessa ad un proprio simile”.

Statisticamente è più alta la probabilità di essere ricevente di organo piuttosto che di essere un donatore.

“La donazione degli organi, dunque la cultura della vita – ha detto il presidente nazionale della FNOMCeO, Filippo Anelli – rappresenta la pietra miliare della nostra professione di medico”. “In tutto questo è fondamentale il coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Grazie alla loro attività – ha detto ancora Gesualdo – abbiamo registrato un aumento
delle dichiarazioni al momento del rilascio della carta di identità”.

Bisogna fare rete dunque: a partire dai reparti di rianimazione, al coinvolgimento dei Comuni e dunque dell’ANCI Puglia, con cui è stato sottoscritto un protocollo di intesa, fino alle iniziative avviate dalle Asl. Quella di Brindisi per esempio ha annunciato la creazione di Infopoint all’interno delle tre strutture di Brindisi, Francavilla e Ostuni che verranno presidiati grazie alla collaborazione delle associazioni del volontariato e alla consulenza dei medici di quei nosocomi. Anche le altre ASL pugliesi stanno lavorando in tal senso.

“La donazione degli organi è un atto nobile e meritorio” ha detto Papa Francesco; un gesto che fa bene a chi lo fa e a chi lo riceve. Basta guardare gli occhi di felicità di Flavia, Nicola e Arianna che sui giganteschi manifesti nelle vie di Bari e sui quotidiani e tv “raccontano come la loro vita sia cambiata grazie solo ad una firma.

sabato 13 Aprile 2019

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