L’amministrazione comunale di Santeramo incontra la cittadinanza martedì 19 febbraio alle 18.00 nella Sala Giandomenico del Palazzo Marchesale con lo scopo di raccogliere “idee innovative di sviluppo socio-economico del territorio e restituire la vita a luoghi che sono rimasti privi di un effettivo utilizzo e che possono tornare ad essere luoghi significativi per la comunità locale”. Sarà presentato il bando “Luoghi Comuni: diamo spazio ai giovani! Sogno o realtà? Percorsi condivisi di valorizzazione dei luoghi attraverso le persone”. “Nell’incontro con i referenti ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), il sindaco, l’assessore alle politiche sociali e l’assessore all’urbanistica di Santeramo, approfondiremo insieme i dettagli dell’avviso pubblico al fine di valutare quali spazi comunali sottoutilizzati hanno i requisiti per essere candidati e rivitalizzati tramite co-progettazione di iniziative di innovazione sociale attraverso l’alleanza tra Ente Pubblico e Organizzazioni giovanili del Terzo Settore.”
Si legge nella nota. “Le risorse regionali complessivamente a disposizione per l’iniziativa “Luoghi Comuni” sono pari ad euro 7.000.000 a valere sul Patto per lo Sviluppo della Regione Puglia (FSC 2014/20) – azione “Interventi a sostegno dell’inclusione sociale e del social housing per i giovani e le fasce deboli della popolazione” e sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili. Per ciascuno spazio selezionato, sono previsti fino ad un massimo di 40.000 euro per la realizzazione, da parte di una Organizzazione giovanile del Terzo Settore individuata a seguito di procedura ad evidenza pubblica, di servizi di innovazione sociale finalizzati alla rivitalizzazione dello spazio stesso.
Gli spazi sottoutilizzati candidabili devono essere localizzati sul territorio della Regione Puglia; essere nella piena disponibilità dell’Ente proponente (in quanto proprietario o perché ne abbia, a qualsiasi titolo, la piena disponibilità per un periodo pari almeno a 36 mesi); essere privi di un soggetto gestore (o di un concessionario) privato già convenzionato ovvero con una gestione in scadenza entro 3 mesi; essere in buono stato di conservazione, immediatamente fruibili, salubri e dotati di servizi igienici, al fine di garantire la realizzazione in sicurezza di attività di rilevanza sociale e di pubblica utilità.