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Caditoie della discordia. Botta e risposta tra Baldassarre e l’ex assessore Cardascia

La Redazione
Gli interventi di pulizia delle caditoie
Il sindaco commenta i lavori di pulizia puntando il dito contro interventi mai eseguiti nel passato. L'ex assessore all'ambiente, invece, non ci sta e ribatte: «Falsità». Sinistra Italiana: «Il sindaco attento solo al marketing»
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Quello che è, nei fatti, un semplice intervento di manutenzione nella realtàndiventa oggetto di bagarre politica tra vecchi e nuovi amministratori.

In giornata, infatti, il sindaco Baldassarre ha comunicato l’avvio di alcuninlavori di pulizia delle caditoie, ovvero quelle grate facenti parte del sistema di drenaggio urbano che serve ad intercettare le acquenmeteoriche (o di lavaggio delle strade) che scorrono in superficie. La loronpulitura, infatti, contribuisce ad evitare spiacevoli effetti di allagamentondelle strade e di conseguenza anche di appartamenti, pianterreni, cantine e/ongarage.

«Erano oltre 16 anni – commenta il sindaco Baldassarre – che le caditoiendell’acqua piovana non venivano pulite e manutenute nella nostra città».
n«Abbiamo chiesto alla ASV – commenta ancora il primo cittadino – di eseguirenquesti lavori in tempi rapidi e così è stato: dopo 2 settimane di operazioninnei giorni scorsi abbiamo concluso la più seria manutenzione delle caditoie maineffettuata a Santeramo. Abbiamo trovato di tutto: caditoie completamentenostruite dal terreno, pezzi di pali, alberelli,necc. che, ovviamente, ostruivano quasi completamente il deflusso delle acquenpiovane».

Ma quella che, appunto, rappresenta un classiconesempio (o almeno così dovrebbe essere) di manutenzione da parte dell’entenpreposto, in questo caso specifico il Comune, diventa terreno di scontronpolitico.

«Vengo a conoscenza con immensondispiacere – afferma Michele Cardascia, ex assessore all’Ambiente della passatanamministrazione comunale, alla nostra Redazione – che dopo circa un anno e mezzo questa amministrazionenha proceduto a pulire le caditoie».

«Per questo movimento (il MoVimento 5 Stelle, ndr) è sempre colpa di chinstava prima. È assolutamente falso venire a sapere che non venivano pulite lenstesse quando il sottoscritto in presenza del sindaco D’ambrosio e del tenentenPerrone in maniera costante e quando c ‘erano piogge abbondanti era semprenpresente con la ditta Tradeco alla pulizia delle stesse».

«Le ultime pulizie di tutte e dico di tutte le caditoie – commenta ancoranCardascia – sono state eseguite trannovembre e dicembre 2016. Loro quindi da giugno 2017 non hanno mai fattoneseguire l’intervento. Complimenti tanto è sempre colpa degli altri».

«Il sottoscritto – conclude l’ex assessore – con l’amministrazionenprecedente cercava di gestire una ditta che ha fatto sacrifici enormi (e chenringrazio per l’impegno profuso), che possedeva macchine usate e vecchie di 10nanni e più. Con la nuova ditta o con nuovo capitolato di gestione che noinabbiamo portato avanti e che loro (l’attuale amministrazione, ndr) hanno invecensolo ereditato malgrado l’utilizzo di macchine nuove, tre spazzatrici e piùnoperai ci lasciano, come è possibile constatare con i propri occhi, ci lascianoncon dispiacere il paese ancora sporco».

A far eco all’ex assessore Cardascia è anche la locale sezione di Sinistra Italiana, cui Cardascia era espressione.

«L’ultima pulizia delle caditoie, compiuta dall’Amministrazione D’Ambrosio, risale a dicembre 2016, effettuata dalla Tradeco, alla presenza dell’ex Sindaco D’Ambrosio, l’assessore all’ambiente Cardascia, il tenente Perrone e nessun fotografo».

Commenta SI in una nota inviata in Redazione.

«Un evento, per noi, di normale amministrazione, ripetuto più volte nel corso del nostro mandato, rigorosamente effettuata dopo ogni pioggia eccezionale che oggi scopriamo essere diventato evento straordinario con precedenti risalenti solo ai primi anni 2000».

«Una cecità – commenta ancora il partito – lunga quindici anni, sicuramente riconducibile alla residenza in una città diversa da Santeramo che conduce, per l’ennesima volta, il Sindaco Baldassarre a commettere l’errore, quasi un furbo vizio, di cadere nella menzogna pur di ottenere consenso screditando chi, prima di lui, ha avuto onore, oneri e legittimazione nell’amministrare un paese che solo raramente l’ha visto cittadino».

«Siccome ormai crediamo che il Sindaco sia solito utilizzare il Marketing, materia in cui eccelle e si impegna, contrariamente da ciò che dimostra quotidianamente nella pubblica amministrazione, chiediamo che almeno nella sua strategia comunicativa e di approvazione, accanto al solito vezzo di screditare chi l’ha preceduto e chi siede tra i banchi della minoranza compaia una nuova e sana abitudine: quella di addurre prove a sostegno delle sue tesi».

venerdì 16 Novembre 2018

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