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Saldi estivi, in Puglia si parte il prossimo 7 luglio

La Redazione
Saldi estivi
In Puglia i saldi avranno durata fino al prossimo 15 settembre. I consigli di GdF e associazioni di consumatori.
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Sabato 7 luglio inizieranno i saldi estivi 2018 nella maggior parte delle regioni italiane. Ci sono solo due eccezioni: la Sicilia, dove sono stati anticipati a domenica 1 luglio, e il Trentino-Alto Adige, dove le province di Trento e Bolzano hanno regolamentato i saldi in modo diverso. La durata dei saldi cambierà molto da regione a regione, nella maggior parte dei casi termineranno a fine agosto.

Nel caso specifico della Puglia avranno durata fino al prossimo 15 settembre.

Per poter fare i saldi i negozi devono rispettare alcune regole. Ad esempio il prezzo originale di ogni prodotto in saldo deve essere sempre indicato in modo chiaro e inequivocabile vicino alla percentuale di sconto e al prezzo scontato. Inoltre le merci in saldo devono essere tenute in zone separate rispetto a quelle non in saldo, in modo da non essere confuse.

Qui ci sono i consigli della Guardia di Finanza per evitare truffe nel periodo dei saldi.

Come ogni anno anche il Codacons diffonde il decalogo per fare acquisti in tutta sicurezza:

1) conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare, il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto;

2) le vendite devono essere realmente di fine stagione, la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori;

3) girare, nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo, si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi;

4) cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, così si è meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Valutare la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti;

5) diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto;

6) servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto;

7) non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce;

8) diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati;

9) nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi;

10) se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

mercoledì 4 Luglio 2018

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