Domenica 5 dicembre 2021, alle ore 9:30, si svolgerà l’inaugurazione della mostra dei presepi natalizi a cura del CSM (Centro di Salute Mentale) di Santeramo.
nn
L’iniziativa, come si legge in una nota pervenuta in Redazione, giunge quest’anno alla II edizione e si svolgerà in via Paisiello, 2 a Santeramo presso la sede del CSM.
nn
La “Bottega Creattiva” del CSM di Santeramo nasce nel 2019 per unire la grande voglia degli operatori e degli utenti di impegnarsi nel realizzare manufatti artigianali e la passione – dello psicologo dott. Antonio Tortorella – per i presepi artistici, che ha messo così a disposizione le sue competenze in questo campo. Se nel 2019 i presepi realizzati erano in stile napoletano, quest’anno vogliono rappresentare le dimore rurali proprie della Puglia.
nn
«Le nostre opere, realizzate con materiali poveri e di riciclo, sono tante piccole e grandi riproduzioni dei luoghi della nascita di Gesù, ambientate nello sfondo paesaggistico della nostra amata terra. Alcune, più tradizionali, hanno come scenario le masserie tipiche delle nostre zone interne, altre, con la natività riprodotta in case coloniche circondate da muretti a secco e arbusti, per rappresentare i nostri ulivi».
nn
Sarà possibile visionare la mostra domenica 5 e 12 dicembre, dalle ore 9:30 alle ore 12:30, e negli altri giorni della settimana quando i presepi saranno visibili, dall’esterno, attraverso le vetrine allestite in conformità delle normative anti-Covid.
nn
«Il presepe, infatti, è uno dei simboli più caratteristici del Natale, presente nella tradizione cattolica sin dal Medioevo e diffusosi successivamente in tutto il mondo anche come momento di condivisione familiare. Questo secondo laboratorio evidenzia l’evoluzione tecnica di coloro che hanno lavorato alla produzione dei manufatti artistici, nonché la loro grande creatività e passione per il lavoro artigianale. Il nostro auspicio è che tale profusione di energia confluisca in attività che in modo permanente valorizzino le capacità e le esperienze acquisite, trasformandole in attività professionali volte al benessere della persona, al recupero della propria identità e del sé sociale» -conclude Tortorella.
n