Dopo la presentazione dei tecnici ai quali è stata affidata la redazione del nuovo P.U.G. (Piano Urbanistico Generale) della nostra città, si è tenuta ieri sera la prima conferenza durante la quale si sono apprese le prime linee guida che caratterizzeranno il nuovo strumento urbanistico.
rn«Il nuovo P.U.G.- ha affermato il Sindaco Lillo in apertura – deve appartenere all’intera città senza nessuna colorazione politica, sarà uno strumento che ridisegnerà ‘’la città che vogliamo’’ e che soprattutto lo farà in tempi brevi, nulla a che vedere quindi con la gestazione dei vecchi piani urbanistici per i quali Santeramo ha dovuto aspettare decenni prima di vederli attuati».
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rnÈ stato poi l’ing. Gioacchino Maiullari, dirigente comunale del Settore Urbanistica, ad entrare nel merito dell’atto di indirizzo al quale la R.T.P. capeggiata dall’Arch. Federico Oliva, dovrà attenersi per la redazione del P.U.G..
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rnIl PUG sarà articolato in una parte “STRUTTURALE” ed in una parte “PROGRAMMATICA”.
rnLa componente “STRUTTURALE” del PUG dovrà individuare le invarianti ambientali e paesistiche, storico-culturali ed infrastrutturali come elementi che condizionano ed indirizzano le grandi scelte di assetto della città, in un quadro complessivo di tutela e valorizzazione delle risorse territoriali; per tale componente dovrà essere prevista una validità di medio lungo periodo (di almeno 15 anni).
rnLa componente “PROGRAMMATICA”, invece, dovrà trattare le trasformazioni edilizie ed urbanistiche relative ad un periodo temporale più limitato (di circa cinque anni, con un massimo di dieci anni, corrispondente alla durata in carica del Sindaco).
rnCinque saranno invece gli obiettivi al quale il P.U.G. dovrà fare riferimento ovvero: l’Ambiente, i beni di valore storico-architettonico, paesaggistico e culturale, le zone edificate e di espansione, le zone artigianali, industriali e commerciali e zone agricole Il coinvolgimento della popolazione ed il confronto con tutti i soggetti interessati, saranno le caratteristiche che dovranno contraddistinguere il processo di formazione del PUG, un piano quindi partecipato grazie all’organizzazione di appositi incontri tematici, forum di quartiere, all’attivazione di un “laboratorio progettuale permanente” ed alla costituzione di una apposita sezione nel sito web del Comune.
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rn«Non si può pensare che il nuovo P.U.G. sostituirà in tutto e per tutto il vecchio P.R.G. – ha affermato l’Arch. Federico Oliva – vincoli non modificabili e leggi regionali e nazionali impongono la salvaguardia dei ‘’diritti’’ che il vecchio P.R.G. ha generato, di certo però avremo la possibilità di modificare le modalità attuative di quanto previsto in uno strumento ad oggi (a distanza di 10 anni dalla sua entrata in vigore) molto parzialmente attuato e realizzato.
rnUna cosa deve essere chiara – ha continuato poi l’Arch. Oliva – il piano urbanistico non dovrà occuparsi solo di far costruire case ai proprietari dei suoli, ma ha una mission molto più importante: quella di migliorare la qualità urbanistica della città che si traduce poi in una miglior vivibilità e quindi in una migliore qualità della vita di chi la abita».
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rnRuolo della partecipazione, dell’informazione a garanzia della trasparenza e la valutazione strategica, sono stati i temi trattati dal Prof. Ing. Franco Selicato :« La Valutazione Ambientale Strategica – ha affermato – rappresenta una novità assoluta per questo strumento urbanistico e serve a migliorare il piano già dalla fase della sua progettazione. Sostanzialmente la valutazione consiste nella verifica di conformità delle scelte di piano agli obiettivi di sostenibilità dello sviluppo del territorio, definiti dalle disposizioni di livello comunitario, nazionale, regionale e provinciale».
rnL’ing. Selicato ha mostrato poi una slide dalla quale si evinceva il quadro frammentato delle tutele ambientali presenti sul nostro territorio, parliamo di SIC, di ZPS, di Parco Nazionale dell’Alta Murgia, uno scenario questo che porta quasi ad una impostazione naturale di un piano all’interno del quale il territorio agricolo deve riacquistare dignità utilizzandolo nelle sue forme più svariate.
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rn«Facciamo tesoro degli errori commessi in passato – ha affermato il vice sindaco dott. Vito Giampetruzzi – la nostra città non ha vie di accesso idonee, con la viabilità disastrata che ci ritroviamo redigere un piano di traffico è un’impresa quasi impossibile, si è costruito dappertutto senza nessuna lungimiranza, vediamo pertanto questo nuovo strumento come la possibilità di poter porre rimedio agli errori commessi».
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rnUltimo intervento della conferenza è stato quello della Prof.ssa Angela Barbanente – Assessore Urbanistica Regione Puglia (nella foto): « Nella redazione di un P.U.G. i rapporti fra Comuni e Regioni assumono una nuova veste, non più un rapporto gerarchico ma di collaborazione. Oggi le Regioni non attendono più la redazione del piano da parte dei Comuni per poi apportare le proprie verifiche e considerazioni ma copianificano lo strumento insieme ai comuni mettendo a disposizione tutte le proprie conoscenze (carta tecnica regionale, carta idrogeomorfologica, uso del suolo, carta dei beni culturali,ecc.), tutti strumenti che agevolano l’elaborazione del piano dal punto di vista tecnico che ovviamente si traduce poi anche in agevolazioni di carattere economico».
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rnRispettando il principio del ‘’coinvolgimento della popolazione’’ è stato dato poi spazio alla platea. Quasi unanime è stata la richiesta della redazione di un piano nei tempi stabiliti e che soprattutto sia un ‘’vestito’’ che si adatti a pieno a quelle che sono le attuali esigenze della nostra città, una città che ha bisogno non solo di abitazioni ma anche di spazi verdi, parcheggi e strade alberate, tutti spunti di riflessione dei quali i tecnici incaricati dovranno ora tenere conto prima di iniziare il loro lavoro.
Attualità
Redazione del nuovo P.U.G. : informazione a garanzia della trasparenza
Il coinvolgimento della popolazione ed il confronto con tutti i soggetti interessati, saranno le caratteristiche che dovranno contraddistinguere il processo di formazione de P.U.G.
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