Politica

Angiola (M5S): «Maugeri ascolti i lavoratori. Regione e Comune facciano l’esame di coscienza»

La Redazione
Nunzio Angiola candidato alla Camera dei Deputati per il M5S
Ancora un giudizio durissimo nei confronti della politica locale da parte del parlamentare pentastellato
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Il parlamentare del Movimento 5 nStelle Nunzio Angiola torna sulla vicenda del trasferimento della nMaugeri a Bari e sulla vertenza che coinvolge i dipendenti della nfondazione: il giudizio sul Comune di Cassano e sulla classe politica nlocale è ancora una volta durissimo.«Nella vicenda del IRCCS nMaugeri di Cassano delle Murge – scrive Angiola in un comunicato -, noperatore di riferimento nell’ambito della Medicina Riabilitativa e ndella Medicina del Lavoro, solo chi non vuole approfondire la questione nnon capisce dove bisogna trovare i responsabili. E non c’è peggior sordon di chi non vuole sentire.

Tre considerazioni. La prima considerazione riguarda il Comune di Cassano delle Murge.

Lon scippo della struttura ospedaliere che da Cassano migra a Bari a Santa nFara, arrecherà un colpo micidiale alla fragilissima economia locale di nCassano delle Murge. Come parlamentare eletto all’uninominale nel nCollegio devo formulare un giudizio politico totalmente negativo, senza npossibilità di appello, contro il Comune di Cassano che è stato incapacen di districarsi tra deroghe a vincoli e autorizzazioni. Il giudizio nnegativo trascina tutta la classe politica che ha amministrato Cassano nnegli ultimi 10 anni almeno, visto che la richiesta di ampliamento è normai molto datata. Personaggi politici che non sono in grado di fare ngli interessi dei cassanesi.

Salvo a pensare che ci siano stati nsecondi fini, ma questo modo di pensare non mi appartiene e mi rifiuto ndi farlo, leggo esterrefatto sulla stampa le parole del dott. Mauro nCarone, dal 2009 Primario della Pneumologia all’IRCCS Maugeri di Cassanon nonché Direttore sanitario dello stesso Istituto dal 2012: “Se ci fossen stata una sollecita risposta alle esigenze nate per la ristrutturazionen oggi saremmo qui a parlare dell’inaugurazione di un ampliamento che nconsentiva una migliore vivibilità e cura per i pazienti e i nlavoratori”. Parole che pesano come un macigno. Il Comune di Cassano nonn è stato all’altezza della situazione e i cassanesi l’hanno capito e ne nterranno conto.

La seconda considerazione riguarda la Regione Puglia.

Apprendon dalla stampa un recente intervento di Migliavacca, direttore generale ndi IRCCS Maugeri. La Regione afferma Migliavacca, “con cui è attivo un nsolido dialogo, aveva valutato positivamente lo spostamento delle nattività del nostro IRCCS pugliese di Cassano Murge (Ba) nella città di nBari, al fine di garantire un miglior servizio ai pazienti e un più nefficace raccordo con le eccellenze sanitarie della città. Contiamo di nconcludere la rimessa a nuovo della struttura e il trasferimento entro nil 2019”. Non commento queste affermazioni che si commentano da sole e nmettono a nudo la responsabilità dell’Ente regionale nella gestione di nuna importante vertenza, con l’ottusità di chi ignora che è stata ngravemente danneggiata una economia locale assai debole, quella della nmurgia barese e della cittadina di Cassano della Murge. La Regione ndoveva opporsi con tutti i mezzi, ma non ho visto nessuno dei nconsiglieri regionali di maggioranza e nessuno degli assessori regionalin mobilitarsi e, per così dire, “incatenarsi ai cancelli” del Maugeri pern difendere i lavoratori e le famiglie cassanesi. Non voglio credere che nMichele Emiliano non riesca a capire che spostando un presidio nospedaliero così importante da una piccola cittadina come Cassano delle nMurge, il territorio non ne risenta immediatamente, pesantemente e nirrimediabilmente.

La terza considerazione: l’azienda. Faccio nl’economista nella vita e provvisoriamente il parlamentare ed ho stima ned ammirazione per gli imprenditori, soprattutto quelli più capaci. Peròn credo che non sia giusto disapplicare in modo unilaterale il Contratto nCollettivo di Lavoro della sanità pubblica, condannando il personale ad naccettare – senza fiatare – il contratto meno vantaggioso in uso nella nsanità privata. Si tratta di mantenere la parola data ai lavoratori, conn la sottoscrizione degli accordi del 2015. Fu allora che i lavoratori, nper senso di responsabilità e affezione all’azienda in seria difficoltà naccettarono la decurtazione degli stipendi a condizione che fosse nmantenuto il contratto della sanità pubblica. Anche grazie ai nlavoratori, l’azienda è potuta ripartire.

Invito, pertanto, nl’azienda a riflettere su questo punto e a considerare che le parole nResponsabilità Sociale di Impresa non sono parole senza senso, e vanno nriempite di significato. Non aiuta il “nulla di fatto” dell’incontro ntenutosi in prefettura lo scorso 25 luglio tra organizzazioni sindacali n(Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsil Usae) e dirigenti dell’Irccs “Maugeri”n di Cassano alla presenza del prefetto Marilisa Magno. L’azienda non puòn rimanere sorda e muta di fronte alle legittime richieste dei nlavoratori.

L’azienda Maugeri, che è un’azienda di alto profilo,n non rimanga indifferente di fronte alle legittime richieste dei nlavoratori. L’azienda torni a volare alto, come si conviene in questi ncasi, puntando sulla motivazione dei lavoratori. La produttività del nlavoro dipende senza ombra di dubbio dalla motivazione del personale. I nmanager più avveduti lo sanno bene!

Concludo augurandomi che lan Regione, che in questa vicenda ha non poche responsabilità, si sieda aln tavolo e torni a mediare. Questo compete alla Regione».

lunedì 30 Luglio 2018

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