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Riviello (NCS): «Ritiro la mia candidatura alla Camera»

La Redazione
Giovanni Riviello
Alla base del ritiro dell'ex candidato sindaco la non condivisione delle indicazioni di candidature effettuate dal coordinatore regionale Sasso
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Colpo di scena a seguito della presentazione delle liste dei candidati per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica del prossimo 4 marzo.

Riviello, già consigliere comunale nella passata consiliatura e già candidato alla carica di sindaco alle scorse comunali, ha ritirato la propria candidatura al collegio plurinominale alla Camera dei Deputati (Puglia 1 Bari). Il nome di Riviello, infatti, era già stato reso noto dai vari organi di stampa che in questi giorni hanno pubblicato le liste dei candidati.

A darne comunicazione è lo stesso candidato (ormai ex) in una nota stampa congiunta con il coordinatore cittadino di Noi con Salvini/Lega, Fabio Bagnulo.

«La nomina di Giovanni Riviello – si legge nalla nota – è frutto del riconoscimento, da parte di Matteo Salvini, di un enorme lavoro svolto negli ultimi anni, che comincia come antesignano consigliere comunale che per primo al sud ha scelto, non senza difficoltà, di sposare il disegno di un movimento politico ancora in fasce e privo di un apparato organizzativo capillare e solido. Un lavoro svolto con grande sacrificio, spirito di abnegazione, lealtà e spinta alla creazione di una comunità politica orgogliosa e fiera del progetto leghista in Puglia che oggi può dirsi definitivamente decollato e ben organizzato, libero da pregiudizi e da retropensieri».

Tuttavia, come dichiarano Giovanni Riviello ed il Coordinatore cittadino Fabio Bagnulo, «riteniamo in piena libertà di non condividere le indicazioni fornite dal coordinatore regionale Rossano Sasso alla direzione nazionale, il quale non ha accolto alcun suggerimento ricevuto dai dirigenti provinciali del partito ed ha compiuto scelte irragionevoli ed incongruenti inammissibili rispetto alla collocazione dei candidati nei collegi».

«Un modus operandi – scrivono Riviello e Bagnulo – che mortifica ed avvilisce perché iniquo, scriteriato e rispondente quasi completamente alle sole istanze egocentriche dello stesso Rossano Sasso, che ha unicamente avuto a cuore, nostro malgrado, le sue velleità, facendosi indicare come capolista della Lega alla Camera dei Deputati, nei collegi plurinominali Puglia 1 (Bari) e Puglia 2 (Lecce) e nel Collegio Uninominale alla Camera Puglia 5 (Bari-Altamura). Illogica anche la scelta di presentare uno scarno numero di candidati proposti su tutti i collegi».

«I principi ed i valori che hanno sempre animato la comunità politica – commentano Riviello e Bagnulo attaccando Sasso – sono stati traditi da colui, il Segretario Regionale, che avrebbe dovuto per primo garantirli, testimoniarli e custodirli ed anteporli alle aspirazioni meramente personali».

«Non riconoscendosi in questo modo di procedere che ammetterebbe l’inaccettabile possibilità di svendere la dignità politica e la coscienza nazionale per ottenere una posizione garantita e “blindata” in Parlamento, l’Avv. Giovanni Riviello ha ritenuto opportuno e necessario revocare e ritirare la sua candidatura, per la coerenza e la trasparenza di rapporti che contraddistingue da sempre il suo operato all’interno del partito e per la sopravvenuta mancanza di quella necessaria spinta motivazionale, fondamentale per la massima riuscita e raggiungimento degli obiettivi prefissati» – si legge ancora nella nota.

«Auguro il miglior risultato a chi, certamente degnamente, mi sostituirà. Confermo il mio pieno e dedito impegno di Vice Segretario Regionale e Coordinatore Provinciale al fianco dei candidati ed al servizio del partito per poter contribuire energicamente alla vittoria di Matteo Salvini» – afferma Giovanni Riviello.

«In tempi in cui si farebbero carte false per ottenere una candidatura in Parlamento – conclude l’Avv. Fabio Bagnulo – noi dimostriamo, ancora una volta, di avere delle basi ben ancorate nei valori della lealtà, della fratellanza, dell’onestà e della giustizia e quindi di non aver bisogno di regalie e patetici giochi di potere per ottenere uno scranno in qualsiasi sede istituzionale».

giovedì 1 Febbraio 2018

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