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Rigenerazione dell’area di via Iazzitiello, l’associazione “Democratici è Sereno” non condivide

La Redazione
Piazza Garibaldi
L'associazione si schiera immediatamente accanto al consigliere D'Ambrosio nel definire "sbagliata" la scelta dell'amministrazione comunale
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La neonata associazione culturale “Democratici è sereno” si associa immediatamente all’idea del consigliere di minoranza, Michele D’Ambrosio, nel definire “sbagliata” la decisione dell’amministrazione comunale di candidare al Bando pubblico regionale di rigenerazione e recupero delle aree abbandonate e degradate dei paesi, la zona di Largo Pietà e via Iazzitiello, come dichiarato durante il consiglio comunale dello scorso 25 settembre. Per tale opera, al nostro Comune spettano, in base al numero dei suoi abitanti e in associazione con almeno un altro paese limitrofo, andrebbero circa tre milioni di euro.

Scrive il presidente, Michele Magli, a nome dell’associazione. “Tutti si aspettavano che la Giunta comunale indicasse la zona centrale di Santeramo per continuare quella rigenerazione già avviata negli anni scorsi, e per rendere vivo il centro città e riportarvi le attività commerciali e le piccole attività artigianali, in sinergia con il DUC (Distretto Urbano del Commercio) in corso di attivazione ad iniziativa del Comune di Santeramo in Colle e delle associazioni dei commercianti. E ciò in coerenza anche con il documento Programmatico di Rigenerazione Urbana, già a suo tempo approvato dal Consiglio Comunale del nostro Comune, con il quale la zona centrale della città veniva classificata come il secondo ambito prioritario della città da rigenerare, dopo l’area delle “Case Popolari” adiacente al vecchio campo sportivo che è stata già oggetto di intervento di rifacimento negli anni scorsi, sempre con finanziamenti regionali”.

L’associazione giudica l’area di Largo Pietà e via Iazzitello, “la zona più nuova e più attrezzata della città, dove probabilmente sono pur utili alcuni interventi, come in tutti i quartieri della città (che potranno essere realizzati con altri finanziamenti), ma non certamente con l’urgenza del Centro città, che sta morendo”.

In sostanza, l’associazione invita la Giunta comunale e tutto il Consiglio comunale a fare “un’attenta riflessione ed una concreta valutazione comparata delle reali esigenze della città, nel rispetto anche delle scelte già fatte negli anni scorsi dallo stesso Consiglio comunale con il predetto Documento Programmatico.” E “alle altre associazioni cittadine, alla Proloco, alle organizzazioni dei commercianti e degli artigiani di far sentire, in questo momento così importante, la propria voce”.

sabato 30 Settembre 2017

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