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AQP, Vitali (FI): “Presidente e direttore generale? incompatibile per legge, trasmettiamo all’ANAC”

La Redazione
Il coordinatore regionale di Forza Italia
Per il coordinatore regionale di Forza Italia "la nomina del presidente di Acquedotto Pugliese a direttore generale dello stesso ente è in palese contrasto con la legge ‘Severino'"
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“La Puglia di Emiliano scivola e infrange la legge: la nomina del presidente di Acquedotto Pugliese a direttore generale dello stesso ente è in palese contrasto con la legge ‘Severino’. Per questo, scriverò una lettera all’Autorità Nazionale Anticorruzione, segnalando lo strano caso pugliese”.

Così il coordinatore regionale di Forza Italia, l’on Luigi Vitali. “Infatti –aggiunge- l’art 12 del decreto prevede espressamente l’incompatibilità tra incarichi dirigenziali, interni ed esterni, e cariche di componenti degli organi di indirizzo politico nelle amministrazioni statali, regionali e locali.

“È evidente che il presidente dell’Aqp, società a totale partecipazione della Regione Puglia, non possa assumere anche la carica di direttore generale nel corso dell’incarico. La norma è chiarissima e non suscettibile di alcuna interpretazione diversa: al limite, potrebbe assumere la carica di consigliere senza alcuna delega (e non certo quella di presidente o amministratore delegato)”.

“Cristallino – commenta ancora Vitali – è il tenore sia di questa disposizione sia di quella che stabilisce le conseguenze della sua violazione (artt. 15, 16 e 17). Ma c’è di più: ai sensi dell’articolo 15 il responsabile anticorruzione della Regione Puglia è obbligato a far rilevare l’incompatibilità e, inoltre, il testo sembra far ritenere che analogo obbligo sussista per il responsabile anticorruzione di Aqp.

“La norma successiva, poi, prevede l’obbligo di segnalazione all’Anac sia in capo al responsabile anticorruzione della Regione Puglia che a quello di Aqp. Non ci risultano, al momento, iniziative in questa direzione da parte di entrambi. Se così fosse, sarebbe grave”.

“Ciliegina sulla torta: tutti gli atti posti in essere da chi è in posizione di incompatibilità sono… nulli! Senza dimenticare le sanzioni previste per chi è in posizione di incompatibilità. E allora, siamo convinti che si sia trattata certamente di una svista da parte di Emiliano, ex magistrato e sceriffo nostrano. E siamo altrettanto convinti che, stando così le cose, si precipiterà a ristabilire un contesto di legalità e trasparenza societaria. Noi, nel frattempo, -conclude Vitali- lo sosteniamo in questa battaglia, trasmettendo tutto all’Anac…” – conclude il coordinatore forzista.

martedì 25 Luglio 2017

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