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Reddito di dignità, procedure in ritardo per i comuni di Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini

La Redazione
enzo colonna
Enzo Colonna: «I ritardi dell'Ufficio di Piano dell'Ambito di Altamura sono evidenti e non giustificabili»
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Le procedure relative al Reddito di Dignità (ReD) per le città di Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini fanno registrare un estrmo ritardo.

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A comunicarlo è il consigliere regionale Enzo Colonna che attraverso una nota odierna spiega: «Mentre in altri territori pugliesi le procedure relative al Reddito di Dignità (ReD), la misura ideata e introdotta dalla Regione Puglia a sostegno delle famiglie in difficoltà e per il reinserimento nel mondo del lavoro, si trovano a uno stadio avanzato, l’Ambito di Altamura, che comprende anche i comuni di Gravina, Santeramo e Poggiorsini, registra un estremo ritardo. Complessivamente, 701 sono state le domande presentate fino al 31.12.2016 e 219 quelle fin qui considerate ammissibili in base alle condizioni e ai requisiti di reddito fissati.
nA fronte di questi dati acquisiti già da tre mesi, però, poco è stato fatto finora.»

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«A quanto ci risulta – prosegue Colonna – sono stati solo contattati i primi 50 richiedenti ammessi al sostegno regionale, ma non risulta che sia stata completata la verifica documentale, né l’acquisizione delle domande cartacee e non è stato avviato alcun colloquio individuale finalizzato alla definizione del patto individuale di inclusione sociale attiva. Tutti passaggi amministrativi necessari e preliminari alla sottoscrizione dei patti, quindi all’avvio, con contestuale erogazione del relativo beneficio economico, delle attività e dei tirocini che ciascun beneficiario dovrà obbligatoriamente svolgere per 12 mesi. Si tratta della terza fase del ReD.
nIn altri Ambiti territoriali le istruttorie delle domande dei cittadini aderenti sono state completate, a seguito della conclusione dell’istruttoria di competenza dell’Inps, come pure si sono chiusi le attività di valutazione e i colloqui individuali.

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Finora in tutta la Puglia sono stati sottoscritti quasi 500 Patti individuali e almeno la metà degli Ambiti sono già pienamente operativi.
nIl Reddito di Dignità è un sostegno da parte della regione nella misura massima di 600 euro al mese, per la durata di un anno. Si stima che le risorse messe a disposizione dalla Regione (114 milioni di euro per la prima annualità di cui 35 milioni di bilancio regionale, dotazione destinata a crescere già dal 2017 a seguito dell'incremento del fondo nazionale per il contrasto alla povertà ) consentiranno di assicurare questa forma di sostegno a circa 20mila famiglie ogni anno. Le condizioni minime per beneficiare del Red sono: residenza in Puglia da almeno 12 mesi e Isee inferiore alla soglia dei 3000 euro. Il Reddito di Dignità viene erogato trimestralmente agli assegnatari mediante la carta acquisti.»

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«I ritardi dell’Ufficio di Piano dell’Ambito di Altamura,- conclude il consigliere regionale – per questa, come per altre misure del delicatissimo settore dei servizi sociali, sono evidenti e non giustificabili. Ad essere penalizzate sono sia le famiglie interessate ai servizi, che le strutture del territorio che li offrono.
nInvito dunque l'Assessorato regionale a mettere in campo iniziative di sollecitazione nei confronti dell’Ambito di Altamura-Gravina-Santeramo-Poggiorsini che sconta da tempo difficoltà organizzative. Difficoltà a cui purtroppo le amministrazioni comunali locali non hanno sinora posto rimedio predisponendo un’ottimale organizzazione dell’ufficio di piano.

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In proposito, ricordo che, già da tempo, la Regione ha previsto risorse espressamente destinate ad aumentare la dotazione di personale degli uffici di piano e ha altresì impegnato uno staff regionale per assicurare adeguato supporto e assistenza tecnica nelle predisposizioni di atti e procedure a beneficio degli uffici di piano in difficoltà che ne facciano semplice richiesta.
nQuanto al ReD, torno a segnalare questa misura non solo agli eventuali interessati al beneficio regionale, ma anche alle istituzioni pubbliche (scuole, comuni), a imprese e organizzazioni del terzo settore operanti nel campo sociale che, ospitando un beneficiario del ReD, potrebbero trarre beneficio diretto e, allo stesso tempo, offrire un'importante opportunità a persone in difficoltà economica.»

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sabato 11 Marzo 2017

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