Avrebbero fermato gli elettori per strada, invitandoli con minacce e intimidazioni a votare Natale Mariella, candidato al consiglio regionale nel 2015 nella lista dei “Popolari” e poi non eletto.
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È questa l’accusa con la quale, la Direzione distrettuale Antimafia di Bari, ha chiesto cinque condanne a pene comprese tra i 20 anni e i 12 anni e 8 mesi di reclusione per cinque imputati accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, voto di scambio e coercizione elettorale.
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I pm Carmelo Rizzo e Federico Perrone Capano – nel processo, che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca – hanno chiesto condanne a 20 anni di reclusione per Luigi Guglielmi e Alfredo Sibilla, a 12 anni e 8 mesi per Teodoro Frappampina e Giovanni Martinelli, in continuazione con precedenti condanne per associazione mafiosa.
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Una condanna a 18 anni di carcere, invece, è stata chiesta per Carlo Giurano, accusato solo di associazione mafiosa.
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Natale Mariella, invece, risulta indagato in un procedimento separato insieme ad altre cinque persone. Il processo perseguirà il 27 marzo con le arringhe difensive.
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