Si svolgerà giovedì 25 gennaio, ore 19.00, nella Sala “Pit4” presso gli uffici Comunali siti in P.zza G. Saragat presso la Zona Industriale di Santeramo in Colle, l’incontro organizzato dall’amministrazione comunale e dall’assessore all’agricoltura, Giuseppe Caponio, che intende far chiarezza sulle problematiche relative al consorzio di bonifica.
Il consorzio di bonifica “Terre d’Apulia” è un ente noto soprattutto agli addetti del settore agricolo. Gestisce la fornitura di acqua nelle zone rurali, i lavori di bonifica e di messa in sicurezza dal punto di vista idrobiologico dell’intero comprensorio.
All’incontro saranno presenti il Sindaco di Santeramo, Fabrizio Baldassarre, Cosimo Antonicelli esperto della tematica, il Consigliere regionale Mario Conca e l’assessore Caponio.
«L’invito alla partecipazione è rivolto – si legge nella nota stampa inviata dall’amministrazione comunale – a tutte le associazioni di categoria, i tecnici e tutti gli interessati ad un confronto sulle esperienze, anche di natura legale, intraprese da ognuno con l’auspicio di concretizzare proposte comuni di riassetto e sviluppo per un ente regionale in grosse difficoltà».
«I proprietari di terreni, ricadenti nel comprensorio del “Consorzio Terre d’Apulia” di cui fa parte anche Santeramo, hanno ricevuto avvisi di pagamento del cosiddetto contributo 630 relativi all’anno 2014. Tale contributo è finalizzato all’esecuzione dei lavori di bonifica per migliorare le caratteristiche dei terreni e mitigare il rischio idrogeologico».
«Pressanti – scrive ancora l’amministrazione – sono le proteste degli agricoltori che ritengono questo contributo un vero e proprio balzello in quanto, denunciano, da decenni il consorzio non esegue evidenti lavori pubblici di bonifica ed ogni coltivatore è costretto a salvaguardare i propri beni a proprie spese. Alle proteste sono seguiti i ricorsi con sviluppi giudiziari ancora in corso. Anche il settore idrico del consorzio non soddisfa gli utenti; sia per quanto riguarda il servizio che per le tariffe. Attualmente un metro cubo di acqua costa più di due euro a metro cubo a cui bisogna aggiungere le imposte ed i costi fissi».