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In Fiera presentata la Legge regionale sulla partecipazione

La Redazione
Emiliano presenta in Fiera la legge regionale sulla partecipazione
Presentato ieri il testo regionale. Emiliano: «Da oggi procederà insieme ai pugliesi». Sul provvedimento pende, però, il ricorso del governo Gentiloni alla Corte costituzionale
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«Presentiamo innanzitutto ai sindaci la nuova Legge sulla Partecipazione,n non perché sia così complicata da dover essere spiegata, ma perché nabbiamo bisogno subito di sapere la loro opinione su cosa possiamo fare nper renderla immediatamente attiva».Queste le parole di Michele Emiliano, ieri nella Fiera del Levante. Il presidente della Regione Puglia, han presentato il nuovo testo legislativo agli enti locali, al partenariaton istituzionale, alle consulte dei comuni, alle associazioni di categorian e ambientaliste.

Sulla legge regionale pende, però, il ricorso alla Corte costituzionale presentato dal governo Gentiloni. «Vorremmo che i sindaci – ha spiegato a ogni modo il presidente – assiemen ai sindacati, alle associazioni e ai pezzi di democrazia di questa nregione possano utilizzare questo strumento in modo tale che non rimangan un pezzo di carta».

La recente approvazione della Legge sulla Partecipazione (Legge nregionale n. 28 del 2017) prevede che i pugliesi siano coinvolti nei nprocessi decisionali che interessano territorio e comunità, e quindi di nessere informati, esprimere il loro punto di vista, condividere le nscelte ed esercitare una forma di controllo sulle attività regionali.

«Questa – ha continuato Emiliano – èn la terza legge regionale in Italia sulla partecipazione e qualcuno temen che possa essere una pura affermazione di principio. L’incontro di oggin serve a evitare un pericolo di questo genere che frustrerebbe le nambizioni di tutti coloro che invece ci hanno dato una mano a costruire nquesto percorso partecipativo, cominciato già prima della mia elezione nche adesso sta procedendo speditamente».

Attraverson la proiezione di video e slide e con l’aiuto di facilitatori esperti, ndurante l’incontro è stata illustrata analiticamente da Titti De Simonen (consigliere del presidente per l’Attuazione del programma) la nuova nlegge regionale con l’obiettivo di approfondirne i contenuti, partendo nproprio dagli strumenti introdotti, raccogliendo proposte utili per le nsuccessive fasi attuative, fra cui il bando annuale della npartecipazione e la piattaforma web. Tutto sarà poi riassunto in un nrapporto e pubblicato sul sito istituzionale della Regione http://partecipazione.regione.puglia.it

La legge sulla partecipazione. Cosa è
Dopon la Toscana e l’Emilia Romagna, la Puglia è la prima regione del Sud e nla terza in Italia ad avere approvato una Legge sulla Partecipazione, nche introduce un metodo ordinario di coinvolgimento dei pugliesi nelle ndecisioni importanti, rafforzando la complementarietà fra la democrazia nrappresentativa e partecipativa. Numerosi i nuovi strumenti introdotti ,n che impegnano la Regione nell’ambito delle proprie competenze namministrative e che mettono a disposizione di Comuni, enti pubblici e nprivati, partenariato, associazioni, partiti e movimenti, nuovi nstrumenti di coinvolgimento, proposta, verifica.

I nuovi strumenti

Town Meeting:n è un incontro annuale tra il governo regionale, sindaci e namministratori locali, per monitorare e valutare l’attuazione del nprogramma di governo, condividere proposte, programmare iniziative.

Citizen meeting:n è un incontro tematico aperto alla cittadinanza, alle associazioni, al npartenariato, con l’intento di coinvolgere la popolazione su progetti o niniziative specifiche di rilevanza per quel territorio (insieme di ncomuni, o provincia).

Dibattito pubblico: è un nprocesso di consultazione delle comunità locali interessate dalla nrealizzazione di grandi opere o di interventi di rilevante impatto nterritoriale, ambientale, urbanistico, paesaggistico, socioeconomico nnell’ambito delle competenze regionali. Tale processo si svolge entro 6 nmesi e si conclude con un documento ufficiale. In riferimento alla nelaborazione del Piano di sviluppo regionale, si utilizza la procedura ndel Dibattito pubblico.

Piattaforma Web: un sito nistituzionale dedicato alla partecipazione, dove trovare documenti, nanalisi e informazioni sui processi partecipativi in atto e svolgere nconsultazioni pubbliche.

Programma annuale della partecipazione:n viene adottato ogni anno dalla Giunta regionale e individua tramite nbando pubblico, tutti i processi partecipativi sostenuti dalla Regione en promossi anche da enti locali, pubbliche amministrazioni, privati senzan scopo di lucro, associazioni, partiti, sindacati, movimenti politici nche accedono al bando.

Osservatorio regionale per la Partecipazione: è composto da consiglieri regionali e ha funzioni di garanzia rispetto all’attuazione della Legge sulla Partecipazione.

Bilancio Sociale:n una sezione è dedicata alla rendicontazione sociale e di genere, per nfavorire l’informazione,la trasparenza e la partecipazione dei ncittadini rispetto agli obbiettivi di parità di genere, inclusione e ncoesione sociale delle politiche regionali.

Sessione annuale del consiglio regionale:n è il momento in cui il Consiglio regionale verifica e valuta nl’attuazione del Programma annuale della partecipazione. Predispone una nrelazione annuale che viene trasmessa al Presidente della Giunta e al npresidente del Consiglio regionale.

Diritto di tribuna: a titolo gratuito, ad un esponente delle liste candidate in Consiglio regionale che non hanno eletto propri rappresentanti.

Ufficio della partecipazione: istituito dalla Giunta, si occupa di coordinare tutti i processi e le attività di promozione della partecipazione.

Attività culturali e formative:n la Regione sostiene percorsi formativi e culturali attraverso un bando nregionale che seleziona soggetti e attività finalizzate a promuovere la ncultura della partecipazione.

giovedì 14 Settembre 2017

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