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I Guerrieri di Terracotta cinesi per la prima volta in Puglia

La Redazione
I Guerrieri di Terracotta cinesi per la prima volta in Puglia
Apre domani all'Archivio di Stato la mostra dedicate alle sculture che da oltre mille anni presidiano il mausoleo dell'imperatore Qin
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Sedici Guerrieri di terracotta, le celebri sculture a grandezza naturale che da oltre mille anni presidiano il mausoleo dell’Imperatore cinese Qin, inserite nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, saranno per la prima volta esposte in Puglia.

Dal 9 maggio al 31 agosto l’Archivio di Stato di Bari, in via Pietro Oreste 45, ospita la mostra promossa dalla Regione Puglia nell’ambito del Fondo speciale cultura e patrimonio culturale e realizzata dal Teatro pubblico pugliese. Curata dall’architetto Cristina Martina, l’esposizione offre ai visitatori la possibilità di ammirare 16 delle 8.000 statue in terracotta raffiguranti i guerrieri dell’esercito imperiale dell’Imperatore Qin Shi Huangdi, che diede avvio alla costruzione della Muraglia cinese.

Inaugurazione domani alle 11. Parteciperanno Aldo Patruno, direttore Dipartimento del Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia, Silvio Maselli, assessore alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del programma del Comune di Bari e Carmelo Grassi, presidente del Teatro pubblico pugliese.

«Sono particolarmente orgogliosa che la Puglia ospiti una mostra di tale valenza storica che porta a Bari pezzi di inestimabile valore» dichiara l’assessore Loredana Capone. «I Guerrieri di terracotta sono tra i simboli più riconosciuti della Cina e racchiudono tutto lo spirito della cultura di quel paese».

I reperti
I Guerrieri di terracotta, realizzati con impressionate realismo – le statue infatti riportano eventuali mutilazioni, ferite e deformazioni dei guerrieri – hanno l’aria triste, mesta, nobile e dignitosa.Ogni guerriero è diverso dall’altro: variano acconciature, uniformi e corazze a sottolineare che la guardia imperiale era composta dai migliori combattenti provenienti da eserciti di tutta la Cina. Le statue, del peso di circa 200 chili, tra 1,75 e 1,95 centimetri di altezza, sono state realizzate con una tecnica che consisteva nel compattare cerchi di argilla in modo da creare un tubo (il torace) completato con l’aggiunta di gambe e braccia. La struttura veniva poi ricoperta da blocchetti di argilla per creare l’armatura e infine veniva aggiunta la testa. L’esercito è composto da guerrieri armati di lance e spade, arcieri, fanti, alabardieri e da numerose figure a servizio dei combattenti (servitori, mandarini, musicisti e concubine) e da 100 carri trainati da cavalli con relativi cocchieri, e infine dagli oggetti e utensili di vita quotidiana. Le armi, costruite in ferro e legno, sono andate nella quasi totalità erose e deteriorate dal tempo.

Qin Shi Huang nacque nel 259 a.C. e a tredici anni salì al trono assistito dalla madre e dal primo ministro sino all’età di 22 anni, quando iniziò ad esercitare direttamente il suo potere da imperatore. Fu il primo imperatore della società feudale cinese e fu fondamentale nello sviluppo della società, dell’economia e della cultura dell’impero. Nel 221 a.C. unificò buona parte della Cina decidendo di delineare il nuovo grande regno con l’unione delle mura difensive che separavano i vecchi piccoli regni, opera che ha dato origine alla Muraglia Cinese.

Informazioni
La mostra “I Guerrieri di Terracotta del Grande Imperatore cinese Qin” sarà esposta nell’Archivio di Stato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30; sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Apertura straordinaria anche il 2 giugno.

Ingresso 4 euro. Informazioni al numero 080 5414813.

martedì 9 Maggio 2017

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